Forme e metamorfosi del «non conscio» prima e dopo Freud: «ideologie scientifiche» e rappresentazioni letterarie (1840–1940)
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Forme e metamorfosi del «non conscio» prima e dopo Freud: «ideologie scientifiche» e rappresentazioni letterarie (1840–1940)
Finanziatore: CRUI
Responsabile scientifico: prof.ssa Silvia Contarini
Sulla scorta di recenti studi di area francese e tedesca, che hanno tentato di delineare una storia della psicologia prima di Freud segnalandone l’influenza in ambito letterario, il progetto di ricerca vuole proporre un’indagine più sistematica delle forme del “non conscio” (indipendente o complementare alla psicanalisi) elaborate dalle “ideologie scientifiche” tra il 1840 e il 1940, concentrandosi sulla loro ricezione da parte della letteratura (italiana, francese e tedesca). Il fulcro della ricerca sarà dunque lo studio delle modalità di riuso, aggregazione, trasformazione e riscrittura – con sfumature politiche, sociali, filosofiche o fantastiche – delle "ideologie scientifiche" (medicina, psicologia, etnologia) messe in atto dagli scrittori nella descrizione della vasta zona del “non conscio”. Con “non conscio” si intende qui l’insieme dei fenomeni che reggono l’agire dell’individuo fuori della sfera della volontà e della razionalità, a prescindere da ogni categoria epistemologica. In tal senso, il “non conscio” oggetto della nostra analisi non coincide pienamente con la categoria psicanalitica dell’inconscio, ma acquisisce una maggiore ampiezza e plasticità, perchè implica non solo la tassonomia medica o psicologica, ma la sua reinterpretazione da parte della letteratura e le sue metamorfosi nell’ambito di una poetica o di un'estetica.
Questa ricezione dei paradigmi psicologici alternativi o complementari al modello freudiano da parte della letteratura fra Otto e Novecento è stato il tema al centro di un convegno internazionale tenutosi a Udine nel novembre 2018, alla quale hanno partecipato studiosi di università ed enti di ricerca italiani, francesi, tedeschi e sloveni.