TransCultAA: Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century
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TransCultAA: Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century
Finanziatore: HERA Network of funders
Coordinatore dell'unità di ricerca nazionale: prof.ssa Donata Levi
Partner del progetto: prof. Christian Fuhrmeister (Project Leader, Zentralinstitut für Kunstgeschichte), dott.ssa Ljerka Dulibić (Croatian Academy of Sciences and Arts), prof.ssa Barbara Murovec (Università di Maribor)
Il progetto di ricerca TransCultAA mira a indagare il fenomeno delle dislocazioni e degli spostamenti del patrimonio culturale mobile in un’area geografica dai confini politici mutevoli e al centro – nel Novecento – di complesse dinamiche militari e politiche come quella dell’Alpe Adria, integrando le prospettive delle varie entità nazionali e politiche che sono state presenti nella regione.
In un’ottica transnazionale, il progetto coinvolge infatti studiosi provenienti da Germania, Italia, Slovenia, Croazia, che – anche con la collaborazione di partner austriaci – si propongono di ricomporre la complessità di significati sottesa al concetto di possesso del patrimonio artistico e culturale.
Benché focalizzato su un’area geografica precisa, il progetto intende esaminare gli effetti concreti di una storia che segna profondamente molti paesi europei, esaminando le varie forme di trasferimento di oggetti culturali: dalle confische ai furti, dalle sottrazioni ai trasferimenti, alle rimozioni per ragioni di salvaguardia.
Diversi sono gli interrogativi ai quali TransCultAA cerca di dare una risposta: chi furono i responsabili di tali spostamenti, quali figure e quali istituzioni furono coinvolte, quali i patrimoni e gli oggetti e quali gli intenti. Sono domande che necessariamente danno adito a questioni più complesse. Quali motivazioni sono state date via via per queste dislocazioni e quali si possono eventualmente dare oggi? Quali narrazioni sono state elaborate nel corso del tempo e con quali livelli di significato? In che modo la documentazione archivistica contribuisce alla comprensione di periodi e vicende ancora in gran parte da ricostruire?
A fronte dell’impostazione ideologica e politica che ha connotato la lettura delle vicende del Novecento nell’Alpe Adria, lo studio delle carte d’archivio può portare ad un piano di maggior oggettività che permetta di superare interpretazioni propagandistiche, unilaterali e tendenziose.
Accogliendo l’invito di HERA allo studio degli ‘usi del passato’ del patrimonio artistico e culturale, TransCultAA si propone così di rintracciare non solo gli spostamenti dei beni da, per o attraverso i territori oggetto della sua ricerca, ma anche di indagare il valore del patrimonio culturale come capitale simbolico.
Nell’ambito del progetto è stata organizzata la mostra virtuale 1940-1945. In difesa dell’arte dedicata all'attività di Someda de Marco, direttore dei Musei Civici incaricato della protezione del patrimonio artistico durante la seconda guerra.