Chartae Vulgares Antiquiores. I più antichi testi italoromanzi riprodotti, editi e commentati
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Chartae Vulgares Antiquiores. I più antichi testi italoromanzi riprodotti, editi e commentati
Finanziatore: MIUR
Responsabile scientifico: prof. Vittorio Formentin
Il progetto (continuazione di un PRIN 2012, finanziato nel 2014 e scaduto nel febbraio 2017) intende studiare le origini della tradizione scritta del volgare in area italiana tramite un'opera di censimento, riproduzione, edizione e commento delle testimonianze scritte più antiche (entro il sec. XIII) delle varie regioni, limitandosi ai testi schiettamente volgari. Riprenderemo in considerazione ciascuno dei più antichi testi delle varie regioni d'Italia, approfondendone lo studio sotto il profilo paleografico e filologico. La riproduzione fotografica dei testi, oltre alla funzione di supporto e riscontro all'edizione, ha anche l'intenzione conservativa di preservare manufatti spesso in precario stato di conservazione o a rischio di danneggiamenti, furti o smarrimenti.
Fasi del progetto:
- regesto, regione per regione, dei testi noti;
- censimento, attraverso specifiche campagne di ricerca, di nuovi testi rispondenti al canone editoriale;
- descrizione dei singoli documenti sotto il profilo paleografico, linguistico e filologico;
- riproduzione fotografica digitale dei testi ad altissima risoluzione;
- edizione in formato tradizionale (librario) e telematico (sito web) dei risultati della ricerca, che verranno pubblicati in fascicoli.
Quanto al canone editoriale, sono previste due categorie, quella dei 1. testi di carattere pratico, raccolti in fascicoli articolati regione per regione o centro scrittorio, e quella dei 2. testi poetici, raccolti su base nazionale.
I fascicoli per regione accoglieranno, con un limite cronologico fissato al sec. XIII, i testi volgari di carattere pratico tramandati in originale o in copia coeva realizzata in un ambiente accertabile e dunque utili alla definizione di una specifica area linguistico-scrittoria. Per questa parte del progetto, sono ora in fase di allestimento i fascicoli relativi a Roma e a Venezia, e si punta a proseguire la ricerca nel resto del Lazio e del Veneto e nell'area marchigiana e emiliano-lombardo-piemontese.
Il fascicolo dei più antichi testi poetici, che raccoglie i testi trascritti entro il 1250 ed è ora in fase di allestimento, ha invece un orizzonte italiano, poiché questi componimenti furono redatti in una lingua d'arte sensibile a modelli di prestigio esterni e furono fin da subito destinati a viaggiare e ad essere copiati da amanuensi appartenenti a regioni diverse da quelle degli autori, sicché non sempre si tratta di testimonianze utili alla definizione di una specifica area linguistico-scrittoria.
Per il nuovo triennio di finanziamento si pensa di allestire un secondo fascicolo che raccolga i testi poetici di tradizione extravagante trascritti entro il sec. XIII. Alcuni testi di particolare rilievo storico-letterario o interesse linguistico, in questo caso anche eccedenti i termini cronologici indicati, saranno editi integralmente nella collana dei "Quaderni delle ChVA".