Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

DIUM - Dipartimento di eccellenza 2023-2027 MUR MENU

Storia

Storia

Il 1° gennaio 2016 i dipartimenti di area umanistica dell'Ateneo di Udine si riorganizzavano, aggregandosi in due realtà nuove e diverse per orientamento e composizione. La prima era caratterizzata da una marcata vocazione linguistica e pedagogica; la seconda invece si costituiva attorno alle discipline più squisitamente umanistiche e dava vita così – simbolicamente, proprio con l’inizio dell’anno – al Dipartimento di Studi Umanistici e del patrimonio culturale (DIUM), l‘ultimo erede di una tradizione accademica illustre inaugurata già nel 1980 con l'attivazione del primo corso di laurea in Conservazione dei beni culturali.

Articolato in otto sezioni, quindici laboratori (divenuti in seguito sedici) e quattro centri di ricerca (saliti poi a cinque), il DIUM aspirava ad operare nel più ampio spettro delle discipline umanistiche di base – dall’archeologia alla storia dell'arte, dalla storia alla filosofia, dalla geografia all'antropologia, dalla filologia alla glottologia e alla linguistica, passando per le discipline artistiche legate ai nuovi media – e a imprimere alla propria ricerca una spinta duplice e complementare: lo guidavano infatti non solo la volontà di procedere sul solco di un approccio orientato verso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale nell’ottica dello sviluppo della heritage science e delle potenzialità delle digital humanities, ma anche la necessità di andare oltre, di cercare l'approfondimento di nuovi spazi e indirizzi d’applicazione per la ricerca, e la promozione di quell'approccio interdisciplinare che caratterizza oggi il panorama scientifico in senso lato. 

Rimanendo fedele ai propri principi, il DIUM ha sviluppato negli anni un’anima imperniata sulla ricerca, ma anche – e non di meno – sulla didattica. Il dipartimento gestisce oggi un’offerta formativa ampia e integrata, che inizia dai corsi di laurea triennali in Lettere, Beni culturali, DAMS e Scienze e tecniche del turismo culturale, e prosegue (anche grazie a una fruttuosa rete di partnership con l’ateneo di Trieste e altre università europee ed extraeuropee) con sette corsi magistrali, due scuole di specializzazione e quattro corsi di dottorato – senza contare ulteriori attività formative di terzo livello, come corsi di perfezionamentowintersummer schools.

Molto intensa è anche l’attività nell’ambito della Terza missione – come ci si aspetta, del resto, dalla cellula di un ateneo sorto su iniziativa popolare e che ha sempre mantenuto un profondo legame con il territorio. Ogni anno docenti e ricercatori si prestano all’organizzazione di centinaia di eventi incentrati sulla divulgazione del sapere, dai convegni internazionali ai più briosi festival cittadini, senza dimenticare di coinvolgere realtà strategiche come musei, siti archeologici, pinacoteche, istituzioni e associazioni culturali.

Ricerca, didattica e promozione di beni culturali, materiali e immateriali: queste le parole d'ordine che contraddistinguono l'attività del DIUM fin dalla sua fondazione e gli consentono di distinguersi a livello nazionale e internazionale. Lo dimostrano i numerosi e qualificati successi ottenuti dai suoi membri, le convenzioni stipulate con le maggiori istituzioni scientifiche a livello mondiale e i finanziamenti ottenuti su base competitiva e per merito scientifico, tra i quali il recente riconoscimento da parte del MIUR di "Dipartimento di eccellenza". 

Foto di Mirco Cusin.