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2 Maggio 2024

LEGGERE E RILEGGERE I CLASSICI DEL NOVECENTO

Due studiosi del DIUM intervengono a un corso di formazione dedicato agli autori del Novecento letterario italiano

La dottoranda Virginia Bernardis e il ricercatore Carlo Londero, entrambi del DIUM, parteciperanno come relatori al Corso di formazione per insegnanti organizzato dalla sezione scuola della Società italiana per lo studio della modernità letteraria (MOD), che si terrà a Casier (Treviso) nei giorni 7-9 maggio 2024.

Il corso, intitolato Leggere e rileggere i classici del Novecento, mira a far sì che in ambito scolastico gli insegnanti possano riappropriarsi degli autori più vicini alla contemporaneità letteraria novecentesca, la cui conclusione è ormai distante un quarto di secolo. A differenza di quanto accade per i i secoli precedenti, la manualistica scolastica offre del Novecento un insieme eterogeneo, moltiplicante e antologico di autori e opere, impedendo un proficuo approfondimento. Ecco allora giungere le proposte di Bernardis e di Londero che, interrogando ognuno un libro da loro ritenuto centrale, vorrebbero mettere al centro lo studio dei classici del Novecento.

Virginia Bernardis proporrà l’intervento La scrittura di Federigo Tozzi: “Con gli occhi chiusi”, un’opera pubblicata nel 1919 e a lungo misconosciuta – tanto che Tozzi è pressoché assente ingiustificato dalla manualistica anche più attenta. La studiosa ambisce a far emergere quelle istanze contenutistiche e soprattutto formali che rendono la sua scrittura una manifestazione pionieristica della deflagrazione del testo tipica della narrativa modernista.

Carlo Londero, con l’intervento «La vita pagar con la vita / Per amore morir d’amore». appunti e note su “Salutz” (1986) di Giovanni Giudici (1924-2011), si soffermerà sul poeta di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Se nella manualistica Giudici è relegato esclusivamente al periodo del boom economico degli anni Sessanta, Salutz è un’opera tarda che si pone tra i vertici della poesia del secondo Novecento. Interessanti, e utili anche dal punto di vista didattico, i lavori di intertestualità e intercettazione della tradizione, sulla lingua e sulle forme che si possono mettere in atto su questo libro.