Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Tabelline aritmetiche dall’Egitto greco-romano, bizantino e arabo

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Filologia

Tabelline aritmetiche dall’Egitto greco-romano, bizantino e arabo


Coordinatore: prof.ssa Giuseppina Azzarello

Filologia

Tabelline aritmetiche dall’Egitto greco-romano, bizantino e arabo


Coordinatore: prof.ssa Giuseppina Azzarello

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L’apprendimento dell’aritmetica nella scuola antica procedeva di pari passo con quello delle lettere. Lo dimostrano i numerosi esercizi e manuali scolastici su papiro e altri materiali – come legno, legno cerato, cocci di argilla, pergamena – che contengono, accanto ad alfabeti, esercizi di divisione in sillabe e brevi testi, anche tabelline di addizioni, moltiplicazioni e divisioni. Queste ultime risultavano particolarmente difficili da calcolare e memorizzare in quanto, sulla scia di una tradizione egizia, venivano espresse in forma di calcoli frazionari, il cui risultato consisteva nella somma di frazioni a denominatore 1: in altre parole, il calcolo di 10 : 4 veniva formulato come “1/4 di 10” e il quoziente come “2 + 1/4”. È facile immaginare come divisioni ancora più complesse risultassero in quozienti molto lunghi, impossibili da mandare a mente, tanto più che una divisione spesso può avere più di un quoziente: per esempio 1/7 di 3 è uguale a 1/3 + 1/15 + 1/35, ma anche a 1/3 + 1/14 + 1/42.
È questa sicuramente la ragione per cui le tabelline di divisione ci sono giunte in numero molto maggiore rispetto a quelle relative alle altre operazioni: alcuni testimoni provengono da ambiente scolastico, altri appartenevano piuttosto ad esattori, amministratori fiscali, scribi notarili, che se ne servivano per calcolare rate e percentuali.
Uno dei miei interessi principali di ricerca, al quale ho dedicato diverse pubblicazioni e su cui ho organizzato un convegno internazionale, è l’edizione e revisione delle tabelline aritmetiche greche provenienti dall’Egitto. Scopo principale dei miei studi è comprendere il modo in cui le tabelline di divisione venivano espresse, il loro impiego nella vita quotidiana, il criterio di scelte tra le varianti di risultato e le modalità di apprendimento dell’aritmetica nella scuola.