Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Andrea Mariani

La vita di un uomo, da queste parti, è spesso legata al filo di un’informazione.

dal film Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone

Mariani-ritratto

Andrea Mariani

Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali (PEMM-01/B)


  • Professore associato
  • Tel: 0432 556611
  • Email: andrea.mariani@uniud.it
  • Studio: Casa Solari, secondo piano, stanza 2.7
  • Insegnamenti: Teoria e critica dei media e dei nuovi media

Andrea Mariani

Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali (PEMM-01/B)


  • Professore associato
  • Tel: 0432 556611
  • Email: andrea.mariani@uniud.it
  • Studio: Casa Solari, secondo piano, stanza 2.7
  • Insegnamenti: Teoria e critica dei media e dei nuovi media
Mariani-ritratto

La vita di un uomo, da queste parti, è spesso legata al filo di un’informazione.

dal film Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone

Mi sono laureato all’Università IULM di Milano con una tesi in Filologia del cinema sviluppata in collaborazione con la Filmoteca Española di Madrid, sui rapporti tra i registi Segundo de Chomón e Abel Gance nella produzione del film Napoléon (1927). Questa prima ricerca mi ha portato ad approfondire i temi del restauro del film, delle edizioni critiche e della storia del cinema tra le due guerre. Ho conosciuto quindi l’Università degli Studi di Udine e il gruppo di lavoro del Prof. Leonardo Quaresima come centro di eccellenza in Europa nel campo del restauro del film e della storia del cinema, così ho scelto di frequentare il corso di dottorato nella sede friulana, con una tesi sul cinema sperimentale italiano tra le due guerre e in particolare sulla produzione dei Cineguf (Gruppi universitari fascisti).

Il polo udinese è stato una palestra formidabile per la ricerca scientifica, ma anche per l’intraprendenza che caratterizza le sue molte iniziative e per la capacità di coniugare la ricerca storica e teorica tradizionale con la pratica dei nuovi media e delle tecnologie digitali (con effetti virtuosi tanto nella speculazione teorica, quanto nella valorizzazione dei risultati di ricerca d’archivio). Uno spirito che mi ha contagiato fin da subito: ho contribuito ai lavori del laboratorio di restauro del film La Camera Ottica (dove ho avviato operazioni di recupero e digitalizzazione di film sperimentali considerati perduti), fondato una sezione di “Archeologia dei media” all’interno della Scuola dottorale primaverile “MAGIS Spring School”, nell’ambito della pluriennale tradizione convegnistica e scolastica di Filmforum, e oggi mi occupo della direzione dei progetti del Digital Storytelling Lab, recentemente inaugurato. Nel DSL mi occupo in particolare del rapporto tra tecnologie digitali e patrimonio culturale: recentemente stiamo esplorando le potenzialità del virtuale nella valorizzazione e comunicazione della multidimensionalità dell’esperienza di un sito storico.

I miei interessi storici si alternano agli approfondimenti sulle teorie del cinema e dei media, questi ultimi segnano anche l’insegnamento di cui sono incaricato, nel corso di laurea triennale DAMS: Teoria dei media e dei nuovi media.

Ho pubblicato saggi e articoli su volumi e riviste nazionali e internazionali. Sono redattore delle riviste “L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes” e “Cinergie. Il cinema e le altre arti”. Ho curato i volumi The Archive/L’Archivio (2012), Il cinema si impara? (2013) e At the Borders of (Film) History (2015) e sono autore di L’audacissimo viaggio (2017) e di Gli Anni del Cineguf (2018). Il volume di traduzioni da me curato Archeologia dei media (2019) ha recentemente vinto il premio Limina-Migliore traduzione 2019.

Sono tra i fondatori e parte del comitato direttivo della collana Plexus. Archeologie, archivi e storie dei media per l’editore Meltemi. Attualmente mi dedico a una ricerca sulla storia materiale del cinema, coniugando ricerca d’archivio su fonti effimere e teoria dei media.

Infine, sono un appassionato di western italiani e ho avuto il piacere di curare le ricerche d’archivio per il volume di Sir Christopher Frayling Once Upon a Time in the West. Shooting a Masterpiece (2019).

Progetti

Pubblicazioni

Archeologia dei media. Temporalità, materia, tecnologia

Milano 2018 – Premio Limina Traduzione 2019 (a cura di A. Mariani e G. Fidotta)

Prima del film. Ephemeralia del regista e storia materiale della produzione

Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia, 3, 5 (2019)

Le Manifestazioni Internazionali di Cinematografia Scientifica e Turistica a Como (1936-1937)

Senza Luce. Visioni ai confini del documentario italiano (1924-1943), Speciale di Immagine. Note di storia del cinema, 15, Inverno 2017 (con G. D’Amia)

Gli Scrapbook Di Tatiana Grauding

Cinema e storia. Rivista di studi interdisciplinari, 1, 2018 (con M. Comand)

Un interessante caso di spasma di Torsione. Sapere medico e documentario sperimentale nel Guf di Perugia

Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia, 4, 2018 (con D. Cavallotti)

Note sul Dutch angle nelle sintesi e nelle sinfonie di Ubaldo Magnaghi

Fata Morgana, “Dispositivo” (gennaio 2015) 272–278

Sapessi com’è strano incontrare Poe a Milano

Bianco e Nero. Rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia, “Il fantastico nel cinema italiano,” 579, 2014 (con S. Venturini)

Microphysics of a Rationalist Utopia. Ruins, Town Plans and the Avant-Garde Documentary

NECSUS, International, peer-reviewed, multidisciplinary journal of media studies, “Traces” Issue #5, Spring 2014