Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Sabrina Minuzzi

Homo sum. Nihil humani a me alienum puto.

Terenzio

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Sabrina Minuzzi

Archivistica, bibliografia e biblioteconomia (HIST-04/C)


  • Ricercatrice
  • Tel: 0432 556163
  • Email: sabrina.minuzzi@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.2
  • Insegnamenti: Biblioteconomia e Bibliografia; Catalogazione e Information Science

Sabrina Minuzzi

Archivistica, bibliografia e biblioteconomia (HIST-04/C)


  • Ricercatrice
  • Tel: 0432 556163
  • Email: sabrina.minuzzi@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.2
  • Insegnamenti: Biblioteconomia e Bibliografia; Catalogazione e Information Science
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Homo sum. Nihil humani a me alienum puto.

Terenzio

Mi sono laureata in letteratura italiana del Settecento a Ca’ Foscari e successivamente mi sono specializzata in Biblioteconomia e Bibliografia (Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, La Sapienza) e in Archivistica (Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, Venezia).

La Storia del libro e dell’editoria – dall’incunabolistica al libro contemporaneo – sono passioni che ho potuto coltivare nel corso di tre lustri di libera professione, trascorsi nello studio e catalogazione di fondi librari antichi, più raramente nel riordino e/o descrizione di fondi d’archivio (fra i quali il magnifico archivio editoriale Neri Pozza) e di carteggi del Novecento. Studio ed esperienza sul campo sono il binomio che ora raccomando anche agli studenti. Corsi di catalogazione di libri e stampe antiche mi hanno dato conoscenze tecniche, corsi pratici come quello di incisione mi hanno insegnato a distinguere il solco di un bulino da quello scavato dall’acquaforte, ad apprezzare e contestualizzare xilografie, calcografie, litografie e altre tecniche grafiche. Tirocini tutti che caldeggio anche nelle mie lezioni, perché il dettaglio materiale e tecnico, con gli opportuni approfondimenti, è spesso in grado di rivelare l’orizzonte culturale del documento antico che si prende in esame.

L’attività di ricerca, svolta prevalentemente in collaborazione con Ca’ Foscari ed intensificatasi negli anni, mi ha portata in Inghilterra (University of Oxford) e negli Stati Uniti (Brown University, Providence).

Negli ultimi anni ho declinato la storia del libro nella storia della medicina e della farmacopea in particolare, in cui erbari e libri di materia medica, illustrati e spesso molto postillati da lettori antichi, si prestano mirabilmente all’indagine del libro antico come fonte storica in sé, in grado di rivelare non solo le modalità di produzione del manufatto antico ma anche il modo in cui quei testi venivano letti, assimilati, corretti, censurati, vissuti.

Credo nel dovere dell’Università di parlare anche a pubblici più ampi di quelli solamente accademici, e per questo in passato ho contribuito alla realizzazione di diverse mostre (su Neri Pozza, sugli incunaboli nell’ambito del 15cBOOKTRADE Project di Cristina Dondi) e nel 2023 ho ideato e curato Materia medica e libri, salute e bellezza nella prima età moderna’ (Venezia, Salone Sansoviniano della Biblioteca Marciana), coinvolgendo anche soggetti privati – collezionisti e artisti. Sto ora cercando di mettere in produzione il prototipo di un gioco da tavolo fatto con riproduzioni di xilografie acquerellate del XVI sec., Il giardino delle piante magiche: un gioco alla scoperta delle virtù delle piante, e realizzato insieme a due incisori veneziani (Elena Seghetti e Roberto Mazzetto della Bottega del Tintoretto) nell’ambito del mio ultimo progetto MAT-MED in Transit.