Eventi
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26 Novembre 2020 dalle 16:45
In viaggio con Medea, sulla strada e per mare
Microsoft Teams - diretta streaming — Il 26 Novembre
Tra le eroine del mito oggetto di rivisitazione tragica, una delle più complesse è sicuramente Medea: barbara, manipolatrice di veleni, moglie abbandonata, madre assassina, coagula in sé un'eccezionale densità di temi e pluralità di sensi che ha garantito al mito inesausta vitalità fino ai giorni nostri. Duarte Mimoso Ruiz (Médée antique et moderne, Paris 1982) elenca circa 300 titoli di riscritture a partire dal XII secolo, ma nel solo Novecento si contano oltre 200 allestimenti, con una concentrazione particolare nei Paesi balcanici, per effetto dei conflitti etnici e religiosi della ex Jugoslavia. Se il personaggio si presta a incarnare ogni tipo di conflitto, alcuni significativi rifacimenti moderni ricorrono spesso a linguaggi 'altri' in grado di condurre il pubblico attraverso un percorso di interpretazione guidato e al contempo aperto alla lettura personale. Questo processo di rielaborazione sarà oggetto di analisi, con un ampio corredo iconografico e video, nella lezione di Martina Treu (Università IULM di Milano), dal titolo "In viaggio con Medea, sulla strada e per mare".
L'incontro, previsto per giovedì 26 novembre alle 16:45 e organizzato nell'ambito del corso in Storia dello Spettacolo nel mondo antico, porrà a confronto alcune rivisitazioni ormai 'classiche' del Novecento con gli esiti più originali, recenti e innovativi della scena italiana contemporanea: le Medee siciliane di Emilio Isgrò ed Emma Dante, campane (Mimmo Borrelli), pugliesi (Teatro dei Borgia), o ancora le raffinate maschere di Elena Bucci e Marco Sgrosso (La canzone di Giasone e Medea, produzione Le belle Bandiere). Pur diverse tra loro, le molte facce di Medea che emergono da questa rassegna costituiscono altrettante tessere di un mosaico, composito e inquietante, di ritratti drammatici: alcuni molto, troppo vicini alle 'Medee' di oggi, perennemente 'in viaggio', che approdano in Italia per strada o per mare, rischiando la vita, seguendo un uomo o un sogno di libertà e indipendenza, di libertà, che finiscono per prostituirsi sulle nostre strade, o per sacrificare quel che hanno di più caro.