Lotta armata rossa e stragi nere, esplosioni, sequestri, assassinii: quasi 400 morti e un migliaio di feriti, questo è il saldo dei cosiddetti "anni di piombo" in Italia, che hanno impresso alla dialettica politica la cupa deriva della violenza di piazza e del terrorismo. Ma su quale terreno è riuscita a crescere una radice tanto nefasta? 
Il prof. Gianni Oliva ne ripercorre la genesi in Anni di piombo e di tritolo. 1969–1980: il terrorismo nero e il terrorismo rosso da piazza Fontana alla strage di Bologna (Milano 2019), una sintesi attenta e critica che verrà presentata dall'autore sabato 30 novembre alle ore 17:00 a Palazzo Camavitto.

Organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio culturale e introdotto dal dott. Gianluca Volpi, ricercatore in Storia dell'Europa Orientale presso il DIUM, e dal dott. Paolo Gaspari, l'incontro sarà l'occasione per riportare l'attenzione su un periodo difficile ma cruciale della nostra storia recente, e per analizzare i rischi degli sviluppi (spesso incoerenti) di uno Stato e di una società incapaci di trovare un equilibrio tra esigenze di modernizzazione e resistenze conservatrici, innescando così una spirale di violenza alimentata da ideologie, paure e rivendicazioni.