Archivi fotografici digitali, produzione audiovisiva, banche dati, l'informatica a servizio dello studio delle fonti: l'applicazione della cultura digitale all'Umanesimo contemporaneo continua ad essere di enorme impatto, aprendo la via per l'elaborazione di strumenti sempre più efficaci, e – di conseguenza – per nuovi percorsi di indagine. Al ruolo e all'influsso di queste risorse nella narrazione storica delle vicende dello scorso secolo è dedicata la giornata di studio Comunicare la storia del Novecento: pratiche di cultura digitale, organizzata dall'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e dall'Università di Lincoln (Gran Bretagna), e patrocinata dal DIUM e dalla rete degli istituti per la Storia della resistenza e dell'età contemporanea, col sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
L'iniziativa, cui sarà dedicata l'intera giornata di venerdì 22 novembre, vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di varie università e istituti nazionali e internazionali, tra i quali il dott. Tommaso Mazzoli, che coordinerà la sessione mattutina, e la dott.ssa Martina Visentin, che interverrà sul tema Fonti e materiali per la ricerca storico artistica: percorsi informatici per lo studio e la comunicazione.

In copertina: Partisans attack a mountain check point, di Angiolino Filiputti, IBCC Digital Archive, accessed November 16, 2019 (CC BY-NC 4.0)