Un libro dedicato a Viktor Orbán e alla sua controversa figura politica – da progressista a simbolo della destra sovranista, leader di una democrazia ormai illiberale e autoritaria radicatasi in un terreno come quello europeo, che lo critica, ma al contempo lo tollera – non può limitarsi ad essere una semplice biografia. La parabola del primo ministro ungherese rappresenta un fenomeno complesso, che necessita di una prospettiva di lettura più ampia, in grado di indagare le cause della deriva autoritaria nei paesi dell'Est e, più in generale, della crisi della democrazia in Europa, nonché le sue possibili conseguenze a livello globale.  Proprio di questo tratta il volume Orbán. Un despota in Europa, firmato da Stefano Bottoni, docente di Storia dell'Europa Orientale all'Università di Firenze, che verrà presentato giovedì 14 novembre a Palazzo Antonini-Cernazai.
L'incontro, organizzato dall'unità di ricerca del Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e dell'Europa Centro-Orientale (CISUECO) del DIUM in collaborazione con il DILL, sarà introdotto dal Prof. Roberto Ruspanti, professore di Lingua e Letteratura ungherese, dal Prof. Gianluca Volpi, docente di Storia dell'Europa Orientale, e dal Dott. Paolo Driussi, ricercatore in Filologia Ugrofinnica.