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21 Gennaio 2019 — Mercoledì 16 gennaio si è tenuto il secondo appuntamento di “UniudForAll” a Gorizia

Marche locali e territorio: quale rapporto? Presentati i risultati della ricerca

We-branding ed engagement, Gabriele Qualizza e Rudi Vittori hanno illustrato i dati dello studio con una applicazione concreta al territorio isontino. Prossimo incontro mercoledì 30 gennaio 2019 per parlare di cinema

Attraverso sinergie funzionali, ma anche valoriali e simboliche, il brand “Gorizia” dovrebbe porsi come “operatore di convergenze”: un albero con tanti rami da valorizzare, un punto di coagulo, in cui condensare fantasie, bisogni, riferimenti culturali, investimenti affettivi, circolanti all’interno di un ampio ecosistema di interpreti e di attori. È quanto emerso durante il secondo incontro di UniudForAll - incontri divulgativi sui temi di ricerca, dedicato all’argomento “Marche locali e territorio: quale rapporto?” con i relatori Gabriele Qualizza e Rudi Vittori, docenti rispettivamente di Economia e gestione della marca e Marketing all’Università di Udine, che si è svolto lo scorso 16 gennaio nel polo Santa Chiara di Gorizia.

Nell’occasione sono stati presentati e commentati alcuni risultati di una ricerca, finanziata dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia e coordinata dal Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, svolta all’Università degli Studi di Udine presso la sede di Gorizia, che ha visto protagonisti un gran numero di imprenditori, manager e consulenti d’aziende e agenzie collocate nella provincia di Gorizia.

In particolare, dalla ricerca sono emersi i seguenti “insights”: energie creative, percorsi imprenditoriali originali, grande interesse per i nuovi media, nuove relazioni d’impresa (il ruolo della community); il brand locale come “paradosso” in quanto diventa una specie di “traduttore”; i sistemi e le pratiche di engagement possibili sul territorio locale (approccio, obiettivi, asset e dimensioni su cui fare leva) e i valori del “brand” Gorizia che sono: pluralità, nostalgia, frontiera intesa come elemento di unione, non di distacco, lentezza anche in termini di stile di vita “slow”.

Si è parlato, inoltre, di “we-branding”: costruire il brand con il contributo del consumatore per renderlo partecipe creando engagement perché oggi comunicare equivale a “essere in movimento”, sempre connessi e sempre raggiungibili fino ad arrivare a “essere qui e altrove ad ogni istante, essere pronti in ogni momento a partire. E a cambiare”. Muta il ruolo del consumatore che oltre ad essere acquirente/utente dedica gratuitamente del tempo a favore di un brand che assume un valore non solo economico, ma anche sociale e culturale generato nel corso dell’interazione.

L’incontro ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e variegato, insegnanti, studenti delle scuole superiori, studenti universitari, imprenditori, cittadini, che, dopo avere ascoltato la presentazione della ricerca, hanno commentato i risultati fornendo il loro contributo e alimentando un vivace dibattito.
È disponibile online un’intervista a Gabriele Qualizza, effettuata presso gli studi della Web TV Isitgoonair dell’ISIS Galilei di Gorizia, coordinata da Gaetano Strano.

Il prossimo incontro di UniudForAll - incontri divulgativi sui temi di ricerca si terrà il prossimo mercoledì di fine mese (30 gennaio ore 15 , in Santa Chiara a Gorizia): il Simone Venturini del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, ci parlerà di “Le tecnologie del cinema e la grande arte delle luci e delle ombre”.

Per gli insegnanti l’iniziativa è accreditata sulla piattaforma ministeriale SOFIA previa iscrizione.

Antonina Dattolo, delegata del rettore all’inclusione digitale e coordinatrice di UniudForAll

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