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3 Dicembre 2019
Teodoro di Mopsuestia. Replica a Giuliano Imperatore
Pubblicata la seconda edizione del volume, a cura di Augusto Guida
Il progressivo imporsi del cristianesimo nell'antichità non fu un fenomeno meramente religioso: il nuovo credo, emergendo, affermò con forza anche una nuova interpretazione della cultura in senso lato che si sviluppò nel confronto e nella polemica con ciò che era altro, con ciò che apparteneva tanto all'orizzonte giudaico quanto al mondo pagano e ai suoi valori tradizionali.
Dopo la cristianizzazione del potere imperiale con Costantino, il confronto si polarizzò nella II metà del IV secolo intorno alla figura dell’imperatore Giuliano e al suo tentativo di restaurazione pagana. Nel quadro di tale progetto, che aveva il suo punto di riferimento nella filosofia neoplatonica, il giovane imperatore portò un attacco diretto alle fondamenta del cristianesimo, sottoponendo a critica tanto i testi neotestamentari quanto l’interpretazione biblica cristiana, nel suo scritto Contro i Galilei .
Il primo a rispondere a tale opera fu Teodoro di Mopsuestia, in quella Antiochia dove Giuliano aveva composto e diffuso vari pamphlets anticristiani. La Replica, superstite in frammenti più o meno ampi, fu ricostruita e pubblicata da Augusto Guida nel 1994 e ed è ora presentata in seconda edizione (Bologna, ed. Dehoniane 2019; Biblioteca Patristica 53), rivista alla luce dei più recenti studi su Giuliano e sull’apologetica cristiana, e integrata grazie al contributo di nuovi passi e testimonianze teodoree.
Il testo critico dei frammenti è corredato da traduzione italiana, da un commento filologico e storico e da un indice greco completo. Il volume, arricchito da un'appendice dedicata ad altri testi composti da Teodoro in risposta a obiezioni esegetiche di origine pagana, intende offrire un contributo aggiornato su uno dei temi oggi centrali degli studi storici sul Tardoantico.