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18 Marzo 2019
Omero in (quasi) tutte le lingue del mondo
Venerdì 22 marzo al Liceo Classico ‘Stellini’ di Udine lettura pubblica dell'Iliade. Una staffetta linguistica che impegnerà 89 lettori in 11 lingue europee e non
In occasione della 13a edizione del Festival Européen Latin Grec, una grande manifestazione culturale dedicata alle lingue e culture dell’antichità dal 20 al 24 marzo a Lyon (Fr) che mobilita ogni anno nella lettura dei classici persone di ogni età come lettori o spettatori in iniziative che coinvolgono in piazze, teatri, istituzioni, scuole, biblioteche, Udine con la sua università e i suoi licei classici non mancherà all’appuntamento di quest'anno: 'Iliade, Iliades' (info@festival-latingrec.eu) che prevede una lettura pubblica integrale il 22 marzo dalle ore 10 in simultanea mondiale in oltre 150 città in 24 Paesi di un canto dell'Iliade.
Gli studenti del corso di Lingua e letteratura greca I del Dipartimento di Studi Umanistici e del patrimonio culturale si alterneranno con un nutrito gruppo di studenti del Liceo classico ‘J. Stellini’ e del Liceo Classico Europeo 'Educandato Uccellis' in una staffetta linguistica che impegnerà 89 lettori, nella lettura del XXIV canto dell'Iliade in 11 lingue europee e non (greco antico, italiano, friulano, francese, inglese, gallese, tedesco, spagnolo, russo, sloveno, cinese) e nei dialetti veneto abruzzese, catanese, mentre su uno schermo scorrerà la traduzione italiana.
L'evento si svolgerà il 22 marzo a partire dalle ore 9 presso l’Aula Magna del Liceo Classico ‘J. Stellini’ e sarà accompagnato da un’orchestra di archi del liceo. Gli studenti del corso di Lingua e letteratura greca I interverranno per spiegare la scelta del XXIV canto, parlando del poema, della semantica e gestualità dei duelli eroici e della grande scena finale dell'incontro tra Priamo e Achille, l'incontro su fronti opposti tra un padre che ha perso il figlio e un figlio destinato ben presto a morire, attraverso le considerazioni di Simone Weil, in Iliade o il poema della forza (1941),checon sguardo lucido all'avvicinarsi della tempesta europea riflette sul mito della forza e sul rapporto del singolo con il potere e la sopraffazione.
L'ingresso è libero e tutti sono invitati a partecipare.