Continua oggi a Gorizia, con la seconda giornata del Convegno Internazionale di Studi sul Cinema:“Moving Pictures, Living Machines. Animation, Automation and the Imitation of Life in Cinema and Media”, la 26/a edizione di FilmForum. promossa e sostenuta dall’Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, in collaborazione con l’Associazione Palazzo del Cinema – Hiša Filma. L’iniziativa, che si avvale del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, della Camera di Commercio Venezia-Giulia, del Comune di Gorizia, del Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia e di altri enti locali, si fregia di un qualificatissimo partenariato di atenei internazionali (19 tra Europa e America del Nord).
Oltre cinquanta relatori provenienti dai maggiori atenei d’Italia, Europa e Nord America si incontrano fino al 23 Marzo nelle sedi dell’Università degli Studi di Udine, di Palazzo del Cinema e della fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Oggi, 22 marzo, il FilmForum ospiterà Julia Noordegraaf: la docente all’Università di Amsterdam, dove insegna Digital Heritage, tornerà su una tematica cara al gruppo di ricerca del DAMS udinese, quella dell’archivio cinematografico e delle sfide che la nostra conoscenza della storia dell’audiovisivo affronta dinnanzi all’automazione digitale.
Domani, sabato 23 marzo l’ospite d’onore sarà Wolfgang Ernst, professore all’Università di Humboldt di Berlino, dove co-dirige il Media Archaeological Fund, e massimo esponente dell’archeologia e della teoria dei media contemporanee: il suo contributo, incentrato sulla temporalità tecnologica, andrà a introdurre alcune delle tematiche portanti della Spring School, la Scuola dottorale internazionale che verrà inaugurata quello stesso pomeriggio.
A partire dal pomeriggio di domani, 23 marzo, fino alla giornata del 26 marzo, avranno luogo i lavori della MAGIS Spring School, la Scuola di formazione dottorale arrivata quest’anno alla sua diciassettesima edizione. Più di cinquanta giovani studiosi dagli atenei di tutto il mondo si riuniranno a Gorizia per contribuire alle riflessioni che si articoleranno nei cinque grandi “rami” o sezioni in cui si struttura la Scuola, per esplorare direzioni inedite e promettenti degli studi sul cinema e l’audiovisivo, sempre con una forte sinergia di intenti e scambi: Cinema and Contemporary Arts, che si concentra sugli scambi che lo spettacolo cinematografico ha intrattenuto con i luoghi dell’arte contemporanea; Film and Media Heritage, dove il cinema costituisce invece un “oggetto storico”, al centro di sempre nuovi scavi, recuperi e occasioni di riscoperta; Media Archaeology, sezione caratterizzata da un intenso confronto sul tema della temporalità e su come essa agisca e influenzi le tecnologie e i media; Porn Studies, che proseguirà le proprie indagini sui rapporti tra pornografia e l’audiovisivo, componendo quest'anno un’immagine delle diverse culture pornografiche contemporanee e delle molte trasformazioni cui la “pornosfera” è andata incontro nell’ultimo decennio; Post Cinema, infine, è la sezione dedicata alla cultura digitale e alla realtà virtuale, quest'anno con focus sullo storytelling interattivo e i suoi rapporti con il cinema sperimentale.
E continua anche il programma di proiezioni, eventi e installazioni, con numerosi ospiti d’onore negli spazi del Kinemax e della Mediateca “Ugo Casiraghi”.
Domani, sabato 23 marzo sarà la volta della scena erotica ad occupare lo schermo. Il focus sarà su due festival italiani che presenteranno una selezione di cortometraggi: Fish&Chips International Erotic Film Festival di Torino, illustrato dalla direttrice artistica Chiara Pellegrini, e l’Hacker Porn Film Festival di Roma, raccontato dal direttore Lucio Massa.
Nella stessa giornata, alle 18.30, si terrà come tutti gli anni, alla Mediateca “Ugo Casiraghi”, la cerimonia di premiazione del Limina Award: il prestigioso premio, suddiviso nelle tre categorie di Miglior libro italiano di studi sul cinema, Miglior traduzione italiana di un importante contributo agli studi cinematografici e Miglior libro internazionale di studi sul cinema è assegnato dal comitato scientifico del FilmForum, dalla CUC – Consulta Universitaria Cinema, che riunisce professori e studiosi della disciplina italiani, e dall’Editorial Board della rivista di studi accademici Cinéma & Cie.
Domenica 24 marzo, alle ore 18.30 il Kinemax di Gorizia ospiterà la presentazione di Pleasure Rocks – Installation, progetto composto da un’installazione artistica e un libro fotografico (presentato in anteprima nella nuova edizione) di Pornopoetica & La Nut production in collaborazione con studiofaganel\art gallery+frame lab. Il duo artistico Pornopoetica è nato dall’estro di Barbara Stimoli e Titta Cosetta Raccagni; il loro intento è riscrivere l’immaginario pornografico elevandone l’estetica e liberandola dagli stereotipi che la circondano. Pleasure Rocks, nelle parole delle due artiste, è «una ricerca tra eros e pornografia, per nuovi immaginari e piaceri non convenzionali. Un oggetto stampato e un’installazione performativa».
La serata di domenica 24 marzo sarà invece dedicata, dapprima, alla riscoperta di uno dei documentaristi più interessanti ma meno noti del dopoguerra italiano, Ubaldo Magnaghi. In particolare, il FilmForum proporrà, grazie al supporto di ENI e dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, quattro cortometraggi industriali realizzati da Magnaghi tra gli anni Cinquanta e Sessanta, esempi di quel cinema documentario vicino alle tematiche dell’industria e del rilancio economico della nazione di cui si discuterà nella giornata. Film come Le vie del metano o I prigionieri del sottosuolo raccontano le attività dell’ENI e il lavoro degli operai, con sguardo sempre attento e partecipe.
A seguire, lo storico del cinema Hans-Michael Bock e Geoff Brown, critico e storico della musica e dei media, introdurranno la commedia tedesca del 1930 Der unsterbliche Lump di Gustav Ucicky, proiettata in pellicola 35mm: il raro film, realizzato alla soglia dell’avvento del sonoro, mette in scena nella storia di un aspirante compositore il rapporto tra suono e immagine in un momento tanto importante e delicato nella storia del cinema.