From the Pen to the Type-sort
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From the Pen to the Type-sort
A Renaissance Mass-media Revolution, 1465-1515 (PenType15-16)
Responsabile scientifico: Edoardo Barbieri (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
Coordinatore dell'Unità di ricerca di Udine: Neil Harris
Coordinatore dell'Unità di ricerca di Bologna: Paolo Tinti
Coordinatore dell'Unità di ricerca LUMSA: Patrizia Malgarini
Coordinatore dell'Unità di ricerca UCSC: Luca Rivali
Nel 1465, un decennio dopo il completamento della Bibbia di Gutenberg a Mainz, il primo libro datato fu pubblicato in Italia nel monastero benedettino di Subiaco. Le stampe potrebbero essere state allestite in precedenza e altrove, come dimostra la controversia riguardante l'accordo tra un sacerdote e un potenziale stampatore a Bondeno, vicino a Ferrara, nel 1463. In breve tempo, la stampa si stabilì a Roma (1467), Venezia (1469), Bologna (1470) e Milano (1471), e alla fine del secolo circa cento centri avevano sperimentato la nuova arte, rendendo l'Italia la principale fonte europea di libri stampati, una dominanza coronata dalla figura di Aldo Manuzio, che fondò la sua bottega a Venezia nel 1494. L'avvento della stampa non significò tuttavia la scomparsa del manoscritto. Codici prestigiosi e magnificamente miniati venivano ancora commissionati nell'ambiente delle corti rinascimentali, così come da studiosi e studenti universitari, e nel mondo chiuso dei conventi rinascimentali.
Il progetto condurrà un'approfondita esplorazione delle origini della stampa nel Nord e nel Centro Italia con nuovi elementi, nuove fonti, nuovi approcci metodologici e nuovi strumenti analitici. Partendo da una tradizionale valutazione bibliografica dell'output dei principali centri, si concentrerà sugli aspetti meno noti dell'innovazione tecnologica e della diffusione della parola stampata come veicolo per la cultura rinascimentale, compreso il rapido aumento delle opere in lingua italiana.