Agli albori dell’editoria italiana
Research
Agli albori dell’editoria italiana
Tecnologia, testi e libri nell’Italia centro-settentrionale tra XV e XVI secolo
Responsabile scientifico: Edoardo Barbieri (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
Coordinatore dell'Unità di ricerca di Udine: Neil Harris
Coordinatore dell'Unità di ricerca di Bologna: Paolo Tinti
Coordinatore dell'Unità di ricerca LUMSA, Roma: Patrizia Malgarini
Nel 1464, dieci anni dopo la stampa della Bibbia di Gutenberg, la tipografia giungeva in Italia, a Subiaco. Il problematico capitolo di Bondeno porta forse ad anticipare di un anno la realizzazione del primo libro a stampa nella penisola. Da lì, nel volgere di pochi anni, la stampa ha raggiunto Roma (1467), Venezia (1469) e Milano (1471). Entro la fine del secolo e l’inizio del successivo l’Italia rappresentava il più importante polo editoriale d’Europa, con il suo vertice più alto nell’esperienza di Aldo Manuzio.
Il progetto, con nuovi elementi, nuove fonti, nuovi approcci metodologici e nuovi strumenti di analisi, mira a fornire un originale contributo all’analisi del primo mezzo secolo di stampa nell’Italia centro-settentrionale. Partendo da una più tradizionale analisi bibliografica dei prodotti di alcuni dei centri più significativi, combinata con la ricerca documentaria e archivistica, il lavoro intende allargare gli orizzonti agli aspetti meno ovvi del progresso tecnologico, della circolazione del libro a stampa, dell’impatto dello stampato sulla diffusione della cultura umanistica e della lingua italiana. Una prospettiva a largo spettro che, lontana dagli sterili dibattiti sul primato di un centro rispetto a un altro, vuole contribuire a definire il ruolo della stampa nell’Italia del Rinascimento.