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27 Novembre 2020 dalle 18:30
La distruzione della memoria dell'antica Mesopotamia e la sua rinascita
Zoom, Facebook, YouTube - diretta streaming — Il 27 Novembre
Nei giorni bui in cui lo Stato Islamico dilagava in Medio Oriente, l'avanzata degli uomini del Califfato ha rappresentato una minaccia letale non solo per la vita e la sicurezza delle popolazioni locali, ma anche per il ricco patrimonio culturale di Siria e Iraq. Seguendo un disegno propagandistico molto preciso, l'Isis ha sfruttato l'impatto dell'iconoclastia più sciagurata per alimentare la propria fama sinistra e rendere ancora più oscura l'ombra che riusciva a proiettare sui territori conquistati e su quelli che mirava a soggiogare.
Che cosa resta oggi, dopo il loro passaggio? È questa la domanda al centro dell'intervento che il prof. Daniele Morandi Bonacossi, ordinario di Archeologia del Vicino Oriente antico presso l'Ateneo udinese, presenterà venerdì 27 novembre, "La distruzione della memoria dell'antica Mesopotamia e la sua rinascita", dialogando col prof. Frederick Mario Fales sui motivi di tanta barbarie, sulle prospettive concrete di ricostruzione e sulle strategie migliori per la tutela e la protezione dei beni minacciati da guerra e terrorismo.
La conferenza è frutto dell'organizzazione dell'Associazione Culturale CulturArti e si inquadra nell'ambito del 2° Festival Alpe-Adria dell'archeologia pubblica "senza confini". Sarà possibile assistere all'incontro in diretta, collegandosi tramite Zoom oppure seguendolo dalla pagina Facebook ufficiale o dal canale YouTube dell'associazione.