Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Daniele Morandi Bonacossi

Che cosa è in fondo l’archeologia? Io non so se l’archeologia debba essere definita come una forma d’arte o una scienza… ma una cosa almeno è assolutamente chiara, cioè che l’archeologia è sempre più dipendente da una moltitudine di scienze e che l’archeologo quando scava non porta alla luce oggetti, ma esseri umani.

Sir M. Wheeler

Morandi-Ritratto

Daniele Morandi Bonacossi

Archeologia e storia dell’arte del vicino oriente antico (L-OR/05)


  • Professore ordinario
  • Tel: 0432 556631
  • Email: daniele.morandi@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.5
  • Insegnamenti: Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico; Culture e testi della Mesopotamia; Archeologia della Mesopotamia e del Levante

Daniele Morandi Bonacossi

Archeologia e storia dell’arte del vicino oriente antico (L-OR/05)


  • Professore ordinario
  • Tel: 0432 556631
  • Email: daniele.morandi@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.5
  • Insegnamenti: Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico; Culture e testi della Mesopotamia; Archeologia della Mesopotamia e del Levante
Morandi-Ritratto

Che cosa è in fondo l’archeologia? Io non so se l’archeologia debba essere definita come una forma d’arte o una scienza… ma una cosa almeno è assolutamente chiara, cioè che l’archeologia è sempre più dipendente da una moltitudine di scienze e che l’archeologo quando scava non porta alla luce oggetti, ma esseri umani.

Sir M. Wheeler

Mi sono laureato in Archeologia del Vicino Oriente antico all'Università di Padova nel 1987 con una tesi di archeologia dei paesaggi dedicata alle fortezze del regno di Urartu. La tesi di laurea mi ha consentito di iniziare un percorso di ricerca interdisciplinare che ha guidato le mie successive attività archeologiche sul campo.
Mi sono perfezionato in Archeologia del Vicino Oriente antico alla Freie Universität di Berlino. Ho conseguito il dottorato di ricerca nel 1993 (Università L'Orientale, Napoli), compiendo le mie ricerche sui modelli insediativi e l’uso del territorio nella regione del basso fiume Khabur (Siria) fra età del Bronzo Tardo e del Ferro alla Freie Universität di Berlino. Nel 1994 sono diventato field director dello scavo archeologico di Tell Shiukh Fawqani/Burmarina. Dal 1996 al 1997 sono stato borsista di ricerca NATO-CNR presso la Ludwig-Maximilian Universität di Monaco di Baviera con un progetto dedicato allo studio e pubblicazione dello scavo condotto fino al 1998 a Tell Shiukh Fawqani.

Contemporaneamente, ho partecipato come field director alle campagne di survey e scavo archeologico dell’Università di Pisa nella valle dello Wadi Bayhan (Yemen, 1993 e 1996) e a Khor Rori/Sumhuram (Oman, 1996-1998), ampliando le mie conoscenze di archeologia dei paesaggi in un ambito culturale per me nuovo, quello della penisola arabica. Dal 1999 al 2010 ho diretto la Missione Archeologica dell’Università di Udine a Mishrifeh/Qatna, una delle grandi capitali regionali della Siria dell’età del Bronzo Medio e Tardo. Dal 2008 ho co-diretto la Missione Archeologica Italiana nel deserto della Palmirena, un progetto di ricognizione regionale nel territorio circostante l’oasi di Palmira.

Dopo lo scoppio della guerra in Siria, nel 2012 ho iniziato il Progetto Archeologico Regionale Terra di Ninive, un articolato progetto di archeologia dei paesaggi nel Kurdistan iracheno (Iraq). Al centro del progetto sono non solo la ricerca archeologica, ma anche la formazione di personale iracheno specializzato nella conservazione e gestione del patrimonio archeologico e la conservazione, protezione e valorizzazione del sistema di canali, acquedotti e rilievi rupestri creato fra VIII e VII secolo a.C. dai sovrani assiri nella regione di Duhok.
Dal 2016 assieme a Hasan Ahmed Qasim (Direzione delle Antichità di Duhok) dirigo lo scavo del sito di Gir-e Gomel/Gaugamela e dal 2019 il progetto di scavo, documentazione, restauro e valorizzazione dei rilievi assiri di Faida (Kurdistan iracheno).

Nella mia ricerca mi occupo prevalentemente dello studio dell'insediamento umano e dell'interazione fra uomo, ambiente, risorse e strategie di sussistenza, di archeologia del pastoralismo e della cultura materiale e dell'organizzazione delle società complesse fra il Calcolitico e l'età del Ferro soprattutto in Siria, Iraq e Anatolia orientale. Parte della mia attività è dedicata alla documentazione, protezione e valorizzazione del patrimonio culturale minacciato di Siria e Iraq. Sono membro fondatore di Rashid International, un'iniziativa internazionale per la protezione del patrimonio culturale iracheno.

Nelle mie attività didattiche, che comprendono l’insegnamento triennale e magistrale presso il DIUM, corsi presso la Scuola di Specializzazione Interateneo con Trieste e Venezia e nell’ambito del Dottorato di ricerca in Scienze dell’antichità, porto l’esperienza della mia ricerca archeologica sul campo, mirando a coinvolgere gli studenti in una prospettiva di ricerca fortemente caratterizzata in senso interdisciplinare.

Pubblicazioni

The Creation of the Assyrian Heartland: New Data from the 'Land behind Nineveh'

in: B.S. Düring, T. Stek (curr.), The Archaeology of Imperial Landscapes. A Comparative Study of Empires in the Ancient Near East and Mediterranean World, Cambridge 2018, 48–85

Desert-kites in an Aridifying Environment. Specialised Hunter Communities in the Palmyra Steppe during the Middle and Late Holocene

in: D. Morandi Bonacossi (cur.), Settlement Dynamics and Human-Landscape Interaction in the Dry Steppes of Syria, Wiesbaden 2014, 33–48