Primo film del regista Med Hondo (1936 – 2019), pioniere del cinema africano e anticolonialista, Ballade aux sources documenta il ritorno di un emigrato africano nel suo Maghreb natale.

Il film è rimasto invisibile per decenni e l’unica copia esistente del materiale - in pessimo stato di conservazione- è stata depositata nel 2018 da Bernard Nantet (co-autore del film) presso Ciné-Archives (Parigi), l’archivio cinematografico del movimento operaio e del partito comunista francese, dove era già conservata una gran parte del patrimonio filmico di Med Hondo.

La condizione fisica del materiale sopravvissuto, un invertibile 16mm in bianco e nero e il suo separato magnetico, hanno presentato numerose sfide tecniche in fase di digitalizzazione. La scansione in 2K del materiale, realizzata da Ciné-Archives nel 2021, presenta numerosi salti e lacune dovute al livello avanzato di sindrome acetica, il decadimento chimico naturale dei supporti in triacetato.

La colonna sonora è stata oggetto di un attento e preciso lavoro di ripristino fisico e di restauro digitale. La sindrome acetica ha reso, infatti, molto complessa la fase di scansione del materiale, aumentandone la fragilità e causando una perdita progressiva dell’informazione sonora. Per queste ragioni, la colonna sonora del film è stata scansionata presso il laboratorio La Camera Ottica – Film and Video Restoration Lab dell’Università di Udine, che vanta una grande expertise nel ripristino fisico e digitalizzazione di questo tipo di materiali. Una volta scansionata, la colonna sonora è stata restaurata digitalmente presso il Centro di Sonologia Computazionale – CSC del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova. Il progetto nasce da uno sforzo collettivo tra Annabelle Aventurin (Ciné-Archives), Clément Lafite (La Camera Ottica, Università di Udine) per il coordinamento del progetto e Alessandro Russo (Centro di Sonologia Computazionale, Università di Padova) che ha supervisionato la parte tecnica e restaurato digitalmente la colonna sonora. La scansione del materiale è stata effettuata grazie alla collaborazione di Mary Comin, Michael Castronuovo e Giulia Zeno. I lavori sono stati eseguiti presso La Camera Ottica sotto la supervisione della prof.ssa Cosetta Saba e del prof. Simone Venturini.

La versione definitiva del restauro verrà proiettata presso il prestigioso Film Restored – The Film Heritage Festival, organizzato dalla Deutsche Kinemathek, venerdì 25 ottobre 2024, alle ore 10.00 am, presso l’Arsenal - Institute for Film and Video Art E.V.

Il giorno della proiezione sarà previsto un workshop nel quale i protagonisti del restauro presenteranno le sfide incontrate nel progetto di recupero e le scelte tecniche ed etiche effettuate in fase di lavorazione.

https://www.deutsche-kinemathek.de/en/visit/festivals-symposiums/film-restored-09