In un futuro remoto e ipotetico, nel quale della nostra civiltà odierna non restano che pochi frammenti confusi, sarebbe possibile recuperare la memoria di ciò che è stato? E come? Questo suggestivo scenario un po' distopico è in realtà il punto di partenza per una riflessione molto concreta e attuale sul ruolo dell'archeologo di oggi e sulle sfide che il suo lavoro comporta – tema già toccato nel corso di un precedente webinar e ora riproposto nell'ambito della mostra Rivediamoci tra 2000 anni... il nostro tempo visto dagli archeologi del futuro, uno degli eventi in programma per il 3° Festival dell'Archeologia Pubblica "senzaConfini".

L'esposizione, organizzata dall'Associazione Culturale CulturArti in partenariato con l'Associazione Scuola per la Ceramica di Villa Sulis e patrocinata dal Comune di Castelnovo del Friuli, è stata curata dalla dott.ssa Marina Rubinich, che la presenterà domenica 5 settembre alle ore 15:30. Sarà possibile visitarla gratuitamente e su prenotazione tutti i sabati e le domeniche fino al 31 ottobre (con l'eccezione dei giorni 2/10 e 3/10). Per prenotarsi si può scrivere all'indirizzo e-mail spcvs@libero.it.