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1 Luglio 2020

In memoria di Ernesto Berti

7 gennaio 1944 – 27 giugno 2020

Ernesto Berti


Ernesto Berti, già professore ordinario di Filologia classica all’Università di Udine e Preside della Facoltà di Lettere e filosofia, è scomparso all’età di 76 anni, la mattina del 27 giugno. Studioso acuto e originale, apprezzato docente, dotto e inesauribile conversatore e piacevole contubernale, uomo di solida e serena fede, la sua intelligenza e la sua profonda umanità resteranno indimenticabili per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.

Cresciuto a Roma, si formò presso l'Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa, città in cui poi avrebbe abitato per tutta la vita. In quell'ambiente di studi, che raccoglieva la grande eredità di Giorgio Pasquali, Berti, interessato ai temi filosofici, si orientò, in collaborazione con l'amico-maestro Antonio Carlini allo studio della tradizione testuale platonica, dapprima in particolare del Critone. In ciò si distinse per la vocazione, in anticipo sui tempi, a uno studio globale e minuzioso dei singoli manoscritti, anche tardi e secondari, capace di valorizzarli come testimoni della circolazione del testo. E proprio attraverso un manoscritto umanistico della collezione Bodmer, risultato utilizzato da Leonardo Bruni per la sua epocale traduzione del Fedone, Ernesto Berti approdò a quello che sarebbe stato il 'suo' ambito di studi, la ricezione dei classici greci in età umanistica e in particolare le traduzioni, su cui ha dato contributi anche metodologici imprescindibili, e su cui ha lavorato instancabilmente, anche dopo il pensionamento, fino a pochi mesi prima della scomparsa.
Ispirato dalle lezioni di Vittorio Bartoletti, Berti aveva peraltro affrontato con perizia anche lo studio di papiri inediti, specie di contenuto filosofico, trascritti e analizzati nella consapevolezza dei problemi testuali posti dalla tradizione manoscritta medievale.
Giunto come professore ordinario, nei primi anni '90, a Udine, Berti ha lasciato un’impronta profonda nell’ateneo, allora in una stagione di rapido sviluppo, dedicandosi con impegno crescente alla gestione della Facoltà di Lettere e Filosofia fino a divenirne Preside nel movimentato triennio 1999–2002, che vide il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento universitario. Con la sua autorevolezza e la sua paziente opera ha dato notevole impulso al consolidamento degli studi umanistici nella nostra università.


Si ringrazia Fabio Vendruscolo per aver collaborato alla redazione del testo, Claudio Griggio per l’immagine e la famiglia Berti per l’autorizzazione a riprodurla in questa sede.