Da quarant’anni assente dagli scaffali delle librerie, ora le poesie di Diego Valeri (1887–1976) sono state antologizzate nel volume Il mio nome sul vento. Poesie 1908–1976, curato da Carlo Londero, edito da Il Ponte del Sale.
Il saggio introduttivo di Londero prende in esame la ratio con cui Valeri ha allestito le proprie autoantologie prediligendo i testi più recenti a quelli più datati, contestualizza il poeta nel complesso panorama della poesia del Novecento, indaga le sue poetiche con verifiche testuali e infine traccia alcune direzioni di ricerca (filologiche, stilistiche e metriche) per studiare più a fondo il suo fare poesia.
L’antologia accoglie un nutrito numero delle poesie di Valeri, comprese quelle tralasciate dal poeta nel confezionamento di libri e antologie d’autore, in un continuum che mostra l’evoluzione della sua poesia. Il volume, infatti, non è suddiviso in libri, in sezioni o per scansioni cronologiche, ma la Nota al testo conclusiva riporta filologicamente la provenienza di ciascun testo. Alle poesie in proprio è affiancata una preziosa scelta di traduzioni da poesie francesi e tedesche, da Rutebeuf a Jaccottet, da Goethe a Leifhelm.