Università degli Studi di Udine

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9 Gennaio 2025

KURDISTAN IRACHENO: SCOPERTE LE PRIME FORME DI PRODUZIONE DI CERAMICA RISALENTI A 8000 ANNI FA

Prosegue l’“Asingeran excavation project” diretto dall’Ateneo friulano e dalla Direzione delle Antichità di Dohuk

Prime forme di produzione ceramica abbinata alla lavorazione di cereali risalenti a oltre 8000 anni fa sono state portate alla luce nel Kurdistan iracheno dagli archeologi dell’Università di Udine.

La scoperta è avvenuta nel sito di Kanispan, un insediamento di epoca neolitica del VII millennio a.C.. Nel vicino sito di Asingeran sono stati trovati anche due grandi edifici di 6-7000 anni fa costruiti sulla cima di una collina e quindi appartenenti alle élite del tempo. Si tratta dei principali risultati della campagna di scavi condotta quest’anno nell’ambito del progetto “Asingeran Excavation Project diretto dall’Ateneo friulano e dalla Direzione delle Antichità di Dohuk.

Obiettivo del progetto è ricostruire i meccanismi che hanno trasformato le prime società agricole di tipo egalitario in insediamenti complessi caratterizzati da specializzazione nel lavoro e gerarchia sociale: un prototipo di società moderna. Le aree di ricerca si trovano nella piana di Navkur, a pochi chilometri dalla città di Rovia.

Il lavoro degli archeologi dell’Università di Udine proseguirà con l’analisi di laboratorio dei resti ceramici, paleobotanici e del Dna trovati nei due siti, grazie all’avvio di una serie di collaborazioni con l’Università di Padova, con il Museo Nazionale di Danimarca e con l’Università di Bologna. I risultati di queste ulteriori indagini permetteranno di ricostruire sia il tessuto sociale delle prime comunità residenti ad Asingeran e più in generale nella piana di Navkur e sia le locali strategie agricole di sussistenza.

Il progetto, coordinato da Marco Iamoni, fa capo al Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano. «Le informazioni ottenute ad Asingeran e nel nuovo sito di Kanispan sono vista eccezionali – sottolinea il professor Iamoni, docente di Archeologia e storia dell’arte dell’Asia occidentale e del Mediterraneo orientale antichi –. Nel primo sito i due grandi edifici indicano la presenza di élite, a Kanispan le tracce delle primissime forme di produzione ceramica sono abbinate alla lavorazione dei cereali che venivano coltivati nell’area».

Asingeran L’insediamento di Asingeran è stato identificato nel 2013 durante una ricognizione condotta nell’ambito del progetto PARTeN dell’Università di Udine. L’indagine ha rivelato una estesa e ininterrotta occupazione dal Neolitico Ceramico fino all'inizio del III millennio a.C., con una considerevole fase di reinsediamento nella seconda metà del II millennio a.C.. «Il sito – spiega Iamoni – è un caso studio per indagare le modalità di occupazione del territorio e la nascita della complessità socio-economica nell’area dell’Alto Tigri Orientale e, più in generale, nella Mesopotamia Settentrionale».

I reperti di epoca ottomana I lavori ad Asingeran hanno riportato alla luce anche abitazioni in pietra, di dimensioni ridotte, risalenti a tre diversi momenti di occupazione di epoca ottomana media e tarda (1500 – 1800 d.C.). Al loro interno e negli spazi aperti circostanti sono state rinvenuti focolari e buche di palo, forni per la cottura di alimenti (tannur) e una fornace, indizio della funzione domestica dell’area.

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