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15 Settembre 2021
Au Ventoux avec Pétrarque. Itinerari d'ispirazione letteraria
Nel volume, curato da Alessandra Giro a coronamento di un progetto di ricerca che ha coinvolto il DIUM, il Monte Ventoso viene proposto come meta di un turismo sostenibile d'ispirazione letteraria
Questa guida ancora inedita (e alla ricerca di un editore) costituisce un itinerario letterario attraverso le particolarità del Monte Ventoso.
Frutto di un progetto scientifico finanziato dall’Unione Europea (FSE, HEaD Eusalp) e ospitato dall’Università degli Studi di Udine e dall’Université d’Aix-Marseille sotto la supervisione della prof.ssa Silvia Contarini e del prof. Raffaele Ruggiero, il libro nasce dalla collaborazione tra la fotografa Lola Carrère, la grafica Lucia Del Zotto, l’accompagnatore in montagna Pierre Peyret e Alessandra Giro, insegnante e ricercatrice a contratto.
Il viaggio presentato mira a sconvolgere la percezione canonica del Monte Ventoso e defamiliarizzarne l’immaginario: la guida è strutturata attorno alla nozione di straniamento, definita da Viktor Šklovskij nel 1917 come procedimento artistico capace di far percepire un oggetto ben noto sotto una nuova prospettiva. Le citazioni sono dunque state scelte – e alcune commentate – per lo sguardo straniante con cui investono il Monte Ventoso, ma anche per le strette relazioni che intrattengono con il modello di Petrarca. Le fotografie propongono contemporaneamente giochi di luce, inquadrature e contesti atipici, mentre gli itinerari di ispirazione letteraria attraversano sentieri poco battuti. Infine, il progetto grafico è stato concepito per consentire una lettura su più livelli attraverso la mescolanza di formati diversi; i commenti alle citazioni, a volte molto tecnici, propongo degli approfondimenti letterari.
Si tratta di un oggetto ibrido (tra guida, antologia commentata e libro d’arte) da portare con sé durante una passeggiata o da sfogliare tranquillamente a casa. Spetta al lettore scoprirne le potenzialità o inventarne nuovi usi, sempre nel rispetto del quadro di turismo sostenibile in cui si colloca.
Infine, la guida desidera mantenere e nutrire i legami transalpini, ragion per cui è redatta in due lingue: francese e italiano. Se la copertina mescola italiano e francese, all’interno del volume tutti i contenuti sono disponibili in entrambi gli idiomi.