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1 Novembre 2019
Jussi Parikka e l'Archeologia dei Media
Il Professore sarà Visiting Professor al DIUM e docente di Media Archaeology per il semestre in corso
Jussi Parikka, docente di Cultura tecnologica ed Estetica alla Winchester School of Art dell’Università di Southampton e di Teoria della cultura digitale all’Università di Turku (Finlandia), e Honorary Visiting Research Fellow all’Università Anglia Ruskin di Cambridge, sarà ospite del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale per tutto il semestre in corso in qualità di Visiting Professor.
Co-direttore e fondatore di AMT (il gruppo di ricerca Archaeologies of Media and Technology), nonché autore prolifico e pronto a studiare i molti aspetti della cultura digitale, il suo ambito di indagine spazia dalla Network Culture alla teoria, estetica e all’ecologia dei media, cioè il loro rapporto con l’ambiente sotto diversi punti di vista: uno dei più affascinanti è senz’altro quello proposto in Insect Media: An Archaeology of Animals and Technology (2010), l’osservazione di come l’organizzazione sociale degli insetti si trovi replicata nella strutturazione delle moderne tecnologie per i media e la Network Society – questo lavoro gli valse il SCMS Anne Friedberg Innovative Scholarship Award nel 2012.
Una prospettiva tanto ampia non poteva certo ignorare l’innovativo settore dell’Archeologia dei Media, che mira a riconsiderare l’idea di uno sviluppo quasi evolutivo della tecnologia mediatica, sostituendola con una ricostruzione meno lineare, ma più attenta alle sue effettive “anomalie”, alle ragioni connesse alla morte di alcuni media e agli inaspettati ritorni di altri. Proprio a questa nuova direzione degli studi sarà dedicato il corso in Media Archaeology, attivo per il percorso di Laurea magistrale International Master in Audiovisual and Cinema Studies (IMACS) e curato, appunto, dal Prof. Parikka.
La presenza del Prof. Parikka come aggregato è non solo motivo di grande orgoglio per il Dipartimento, ma anche un’ulteriore dimostrazione della spinta verso l’internazionalizzazione e l’eccellenza dell’offerta formativa che caratterizza l’attività dell’Ateneo udinese.