La memoria quotidiana del conflitto mondiale nel primo dopo guerra italiano (1918–1922)
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La memoria quotidiana del conflitto mondiale nel primo dopo guerra italiano (1918–1922)
Responsabile scientifico: Paolo Ferrari
Il progetto si propone di concentrare l’interesse sui caratteri con cui prese forma la memoria del conflitto nello specifico del primo dopoguerra italiano (1918-1922), e sui percorsi con cui questa si diffuse e si radicò nella quotidianità. Da un punto di vista cronologico, l’attenzione è rivolta alla travagliata fase di ‘transizione’ in cui la crisi del sistema liberale aprì all’affermazione del regime fascista, mentre, per i contenuti, l’attenzione è rivolta a quei contesti che hanno giocato un ruolo di primo piano nel ‘familiarizzare’ con interpretazioni, atteggiamenti e, prima di tutto, stereotipi e parole d’ordine politici presso un’ampia porzione di pubblico.
Snodi tematici di questo viaggio nei modi con cui la memoria del conflitto appena terminato popolò la quotidianità saranno:
- la scuola;
- il tempo libero (sport, turismo, spettacoli);
- giochi e giocattoli;
- la moda;
- l’alimentazione;
- il lavoro;
- orfani, profughi, vedove;
- cronache e processi;
- musei, cerimonie, monumenti;
- odonomastica.
Verrà realizzato un sito con un Atlante visivo-tematico, con possibilità di ricerca incrociata e corredato di podcast e videoclip, organizzato attorno ai volti della quotidianità. Inoltre, si tratta di dare forma a uno strumento per percorsi individuali di ricerca e per l’organizzazione di percorsi didattici nelle scuole attorno ai modi con cui in Italia la memoria della Grande guerra si diffuse e si radicò nella quotidianità.