Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Flavio Rurale

La capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro è associata agli studi umanistici.

M. C. Nussbaum

Rurale-Ritratto

Flavio Rurale

Storia moderna (M-STO/02)


  • Professore associato
  • Tel: 0432 556180
  • Email: flavio.rurale@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.5
  • Insegnamenti: Storia moderna; Storia degli antichi Stati italiani

Flavio Rurale

Storia moderna (M-STO/02)


  • Professore associato
  • Tel: 0432 556180
  • Email: flavio.rurale@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.5
  • Insegnamenti: Storia moderna; Storia degli antichi Stati italiani
Rurale-Ritratto

La capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro è associata agli studi umanistici.

M. C. Nussbaum

Mi sono laureato presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sull’insediamento dei gesuiti nella città ambrosiana (collegio di Brera) nel secondo Cinquecento (relatrice Elena Brambilla), ricerca che ho poi avuto modo di approfondire durante il Dottorato (ciclo III). Sono stati anni meravigliosi, di passione per lo studio, arricchiti dall’incontro con colleghi e docenti che, rendendomi partecipe del loro lavoro e delle loro iniziative, hanno favorito la mia crescita e maturazione (ricordo in particolare Cesare Mozzarelli).

Poi sono iniziati i concorsi … e finalmente nel 1995 sono arrivato come ricercatore a Udine (città meravigliosa al pari della sua gente), diventando professore associato dieci anni più tardi. Ho continuato le mie ricerche di storia ecclesiastica (culturale e politica), muovendomi tra le corti degli Stati italiani d’antico regime (Milano spagnola, Mantova gonzaghesca, Modena estense) e in terra friulana (Illegio, Moggio, Sesto al Reghena), cercando di capire il senso di una presenza religiosa pervasiva e imponente, quella appunto degli Ordini regolari maschili (francescani, domenicani, barnabiti, gesuiti). Gli ultimi trent’anni sono stati in effetti storiograficamente molto importanti da questo punto di vista: numerosi saggi e monografie, non più solo di studiosi membri degli stessi Ordini, ma di storiche e storici laici, donne e uomini capaci di nuove sensibilità, hanno permesso di ridefinire l’immagine, niente affatto monolitica, della Chiesa di Roma nei secoli XV–XVIII.

Qui in Università, presso il DIUM, ho avuto modo di svolgere funzioni anche di tipo organizzativo (come il coordinamento del corso di laurea magistrale di Studi storici. Dall'Antico all’età contemporanea), ma soprattutto, attraverso l’insegnamento (Storia moderna, Storia degli antichi Stati italiani), ho potuto incontrare decine e decine di studenti: a loro va la mia quotidiana attenzione (a lezione, durante l’esame, nella stesura della tesi, nelle ore di ricevimento), a loro spero di continuare a trasmettere anche solo un poco della mia passione per la Storia: indispensabile per trascendere i localismi e affrontare i problemi globali semplicemente come “cittadini del mondo”.