Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Vittorio Foramitti

Saxa loquuntur
Le pietre parlano

Foramitti-ritratto

Vittorio Foramitti

Restauro dell'architettura (CEAR-11/B)


  • Professore associato
  • Email: vittorio.foramitti@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.17
  • Insegnamenti: Materiali, tecniche, conservazione dell’edilizia storica; Storia delle tecniche artistiche e del restauro

Vittorio Foramitti

Restauro dell'architettura (CEAR-11/B)


  • Professore associato
  • Email: vittorio.foramitti@uniud.it
  • Studio: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.17
  • Insegnamenti: Materiali, tecniche, conservazione dell’edilizia storica; Storia delle tecniche artistiche e del restauro
Foramitti-ritratto

Saxa loquuntur
Le pietre parlano

Mi sono laureato in Architettura a Venezia nel 1990 con una tesi in restauro architettonico, relatori il prof. Giuseppe Cristinelli e il prof. Francesco Doglioni. Dopo la laurea ho esercitato l’attività professionale prevalentemente nel settore del restauro architettonico.

Nel 2002 ho conseguito il titolo di dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” e dal 2003 sono stato docente a contratto presso l’IUAV e l’Università degli studi di Udine, dove sono diventato ricercatore nel 2005. Da allora ho tenuto i corsi e i laboratori di restauro architettonico nei corsi di studio in Architettura e sono stato relatore di più di duecento tesi fra triennali e magistrali fino al 2020, anno in cui sono diventato docente dei corsi di conservazione e restauro all’intero dei corsi di studio in Conservazione dei beni culturali e in Storia dell’Arte.

Sono stato presidente della sezione FVG dell’Istituto Italiano dei Castelli dal 1996 al 2005 e presidente del Consiglio Scientifico nazionale dal 2014 al 2020. Per l’Istituto ho organizzato diversi convegni ed incontri di studio sul restauro ed ho svolto e coordinato attività divulgativa e di ricerca.

La mia principale attività di ricerca è focalizzata sulla teoria e prassi del restauro architettonico nell’Ottocento, in particolare nella regione Friuli Venezia Giulia, dove ho studiato gli interventi realizzati dalle istituzioni italiane e austriache ed i personaggi coinvolti, fra i quali Riegl, Dvorak, Cavalcaselle e Valentinis. Su questi temi ho pubblicato Tutela e restauro dei monumenti in Friuli - Venezia Giulia, 1850-1915, Il tempietto longobardo nell'Ottocento, The Central Commission in North-Eastern Italy: Protagonists and Restorations in Friuli and Küstenland, 1853–1918. Ho approfondito il tema della nascita della disciplina nella Francia dell’Ottocento con la pubblicazione Jean-Philippe Schmit. Alle origini della conservazione e Chartres, 1836-1841: la ricostruzione della copertura in ferro e ghisa.

Ho anche collaborato agli studi sulla città di Aquileia e sul suo patrimonio archeologico e museale nell’ambito della ricerca “Aquileia: progetto memoria” i cui risultati sono stati pubblicati in Per Aquileia. Realtà e programmazione di una grande area archeologica.

Altro campo di interesse riguarda lo studio, la conservazione ed il riuso delle architetture fortificate e il loro rapporto con il paesaggio. Su questo argomento ho pubblicato, fra gli altri, il saggio Paesaggi di guerra e geografia militare in Friuli Venezia Giulia e ho partecipato alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale nel gruppo di lavoro di UNIUD.

In ambito professionale ho collaborato alla progettazione e alla direzione dei lavori di restauro di diversi edifici vincolati, fra i quali l’ex convento di San Francesco e l’ex convento dei Domenicani a Pordenone, Palazzo Caiselli a Udine ed il Castello di Colloredo di Monte Albano.

Progetti

Pubblicazioni

Paesaggi di guerra e geografia militare in Friuli Venezia Giulia

in: A. Quendolo (cur.), Paesaggi di guerra. Memoria e progetto, Udine 2014, 111–128

The Central Commission in North-Eastern Italy: Protagonists and Restorations in Friuli and Küstenland, 1853–1918

Monumentorum tutela 30 (2020) 159–175