Università degli Studi di Udine

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Giulia Perosa

Così io penso al conoscere come ad una perenne deformazione del reale, introducente nuovi rapporti e conferente nuova fisionomia agli idoli che talora dissolve e annichila […]. E nel progresso del conoscere il dato si decompone, altri dati sorgono dai cubi neri dell’ombra e quelli da cui siam partiti non hanno più senso, non ‘esistono più’.

C.E. Gadda

Giulia Perosa

Giulia Perosa

Letteratura italiana (L-FIL-LET/10)


Giulia Perosa

Letteratura italiana (L-FIL-LET/10)


Giulia Perosa

Così io penso al conoscere come ad una perenne deformazione del reale, introducente nuovi rapporti e conferente nuova fisionomia agli idoli che talora dissolve e annichila […]. E nel progresso del conoscere il dato si decompone, altri dati sorgono dai cubi neri dell’ombra e quelli da cui siam partiti non hanno più senso, non ‘esistono più’.

C.E. Gadda

Nel 2016 mi sono laureata in “Tradizione e interpretazione dei testi letterari” presso l’Università degli Studi di Verona, presentando come tesi l’edizione e il commento del carteggio tra Giani e Carlo Stuparich. La tesi, in seguito ampliata e diventata libro (EUT, 2019), ha vinto il secondo premio internazionale di storia, scienze, lettere ed arti Minerva d’Argento (XIII edizione) assegnato dalla Società di Minerva.

Nel luglio 2021 ho conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Verona e l’Università de Genève, con una tesi sul paesaggio nell’opera di Carlo Emilio Gadda (supervisori: Giuseppe Sandrini, Carlo Enrico Roggia). La ricerca condotta durante il periodo dottorale ha già prodotto alcuni contributi scientifici, tra cui un capitolo sul paesaggio di guerra (in Documentare il trauma, 2019) e un articolo sulle sequenze paesaggistiche della Cognizione del dolore («L’ospite ingrato», 2020).

Dopo la discussione di dottorato, grazie alla vincita della borsa di studio in memoria di Benno Geiger, ho trascorso un soggiorno di ricerca trimestrale presso il Centro Internazionale di Studi “Vittore Branca” della Fondazione Giorgio Cini di Venezia (supervisore: Gilberto Pizzamiglio). Il progetto ha previsto lo studio di una selezione di carteggi conservati nel fondo della traduttrice Olga Resnevič Signorelli, al fine di meglio ricostruire alcuni progetti di traduzione nel primo Novecento.

Dal 2019 ho svolto diversi incarichi di didattica presso l’Università di Udine e l’Università di Verona. Nell’a.a. 2021/2022 sono stata titolare dei due insegnamenti di Letteratura italiana contemporanea previsti per il corso di laurea in Lettere dell’ateneo scaligero.

Attualmente sono assegnista di ricerca presso l’Università di Udine con un progetto dal titolo “Verso il centenario de La Coscienza di Zeno: per uno studio critico del fondo degli eredi al Museo Sveviano di Trieste”, di cui è responsabile Silvia Contarini. L’assegno prevede lo studio dei carteggi conservati nel fondo degli eredi di Italo Svevo al fine di ricostruire la fortuna e la ricezione critica dell’opera sveviana in Italia e all’estero.

Tra i miei interessi figurano le ricerche d’archivio, la descrizione paesaggistica, e l’interazione tra paradigmi medico-scientifici e discorso letterario. In quest’ultimo ambito, collaboro col gruppo di ricerca su Pierre Janet, coordinato da B. Chitussi, S. Contarini e G. Zanetti, e ho curato con R. Behrens, F. Bouchard, S. Contarini e C. Murru, il fascicolo monografico di «Between» “Forme e metamorfosi del «non conscio» prima e dopo Freud: «ideologie scientifiche» e rappresentazioni letterarie” (XI, 2021).

Pubblicazioni

G. Stuparich, C. Stuparich, Lettere di due fratelli 1913-1916

Trieste 2019 (a cura di G. Perosa)

Dall’esperienza al racconto: “Un anno di scuola” nelle carte inedite di Giani Stuparich

«Studi Novecenteschi» XLV, 96 (2018) 277–296

Tra permanenza e fluire del tempo: il paesaggio nella “Cognizione del dolore”

«L’ospite ingrato» (2020) 323–343.

Mappe, percorsi e sguardi: alcuni appunti sugli spazi urbani di Joyce e Gadda

in: M. Tortora, A. Volpone (curr.) , La funzione Joyce nel romanzo europeo del XX secolo, Milano 2022 (in corso di stampa)

Nuove prospettive di ricerca sull’opera di Giani Stuparich: gli archivi di Roma e di Trieste

in: M. Berisso et alii (curr.), Le filologie della letteratura italiana. Modelli, esperienze, prospettive, Roma 2021, 545–561

Persistenza e rappresentazione del trauma bellico: il “caso Gadda”

in: S. Contarini, D. De Santis, F. Pitassio (curr.), Documentare il trauma. L’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro: saperi e immagini nella Grande Guerra, Pisa 2019, 153–168