Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Maria Salome Adank

Maria Salome Adank

Maria Salome Adank

Storia moderna (M-STO/02)


Maria Salome Adank

Storia moderna (M-STO/02)


Maria Salome Adank

Nell’ottobre del 2016 mi sono laureata in Storia presso l’Università di Verona con la supervisione del professor Gian Paolo Romagnani, presentando una tesi sulla figura poliedrica di Francesco della Torre (1505–1546 ca.), uomo di lettere e segretario del vescovo Matteo Giberti. Punto di partenza dell’indagine è stato un fondo non inventariato conservato in Archivio di Stato a Verona.

Nell’autunno 2017 ho iniziato il dottorato in Storia presso l’Università di Pisa e ho analizzato, con la supervisione del professor Roberto Bizzocchi, un contesto familiare del patriziato veneziano particolarmente ben documentato. Ho studiato principalmente il fondo Grimani e Barbarigo (non inventariato) in Archivio di Stato a Venezia, con un focus specifico sulla cultura materiale. La mia ricerca, dal titolo I Grimani di San Luca e le loro cose: potere, identità, relazione sociali, lusso. Cultura materiale in un contesto familiare dell’élite veneziana tra XVI e XVII secolo, verrà pubblicata a breve come monografia.

Da febbraio a maggio 2022 ho insegnato presso la School for International Education dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, tenendo due corsi in lingua inglese per gli studenti in scambio.

Da dicembre 2022 sono assegnista di ricerca presso l’Università di Udine, con un progetto dal titolo Tra famiglia e lavoro. Donne e saperi pratici nella trattatistica e nelle scritture quotidiane (Repubblica di Venezia, XVI–XVIII): censimento e digitalizzazione, di cui è responsabile la professoressa Laura Casella. Il progetto si propone di studiare, per i secoli dell’età moderna e in prospettiva di genere, il tema dei saperi femminili e dei saperi pratici in particolare, con riferimento alla dimensione territoriale della Repubblica di Venezia. L’intento è di mettere a fuoco il lavoro svolto dalle donne nella casa e per la famiglia, definito come unpaid work, indagando la trattatistica specifica e fonti archivistiche inedite al fine di pubblicarle in un repository digitale.

Nel frattempo, sono risultata vincitrice di una Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Global fellowship, che inizierà a gennaio 2024 e mi vedrà impegnata tra l’Università di Verona e la University of Chicago, con un nuovo progetto dal titolo: Objects, Spaces and Material Culture. Gender and Politics in Early Modern European Republics (Venice, Genova, XV-XVIII centuries).

I miei interessi di ricerca, nell’ambito della storia moderna, si concentrano soprattutto sulla storia delle donne, la storia della Repubblica di Venezia, la cultura materiale.

Pubblicazioni

Vicino nello spazio e distante nel tempo: Venezia e Roma negli abiti pubblici di Cesare Vecellio (1590, 1598)

in: D. Acciarino (cur.), De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento, Conegliano (TV) 2022,118–127

Vestire e comparire. L’abito della dogaressa Zilia Dandolo Priuli (1556-1566) tra codificazione ed esenzione dalle leggi suntuarie

in: A. Zamperini (cur.), Questioni di moda: fonti, storia, iconografia, Padova 2021, 79–108.

La dogaressa Elisabetta Querini Valier (1694-1700) e un’inedita visibilità in Palazzo Ducale a Venezia

in: V. Lagioia, M. P. Paoli, R. Rinaldi (curr.), La fama delle donne. Pratiche femminili e società tra Medioevo ed Età moderna, Roma 2020, 279–295

Francesco della Torre: tra bonae litterae e una nuova spiritualità

in: A. Zamperini, P. Brugnoli, A. Brugnoli (curr.), Atti della Giornata di studi turriani, Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella, Vago di Lavagno (VR) 2017, 153–166