Il progetto Taroni-Civin. Performance, Video e Expanded Cinema (1977–1984), coordinato da Simone Venturini, è risultato tra i vincitori della X edizione di Italian Council (iniziativa attivata fin dal 2017 dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura allo scopo di promuovere la produzione, conoscenza e diffusione delle arti visive italiane contemporanee), forte anche del partenariato di eccellenza composto da istituzioni europee e nordamericane, quali Eye Film museum (Amsterdam), Franklin Furnace Archive (NewYork), MAC – Musée d’art contemporain (Lione), MKHA (Anversa), Museo del Novecento (Milano), iCAPAS (Parma), LADA – Live Art Development Agency (Londra), FilmForum (Udine).

Obiettivo principale è stata la realizzazione del volume omonimo curato da Jennifer Malvezzi e Flora Pitrolo. Si tratta del primo contributo organico che mette in luce, ripercorre e rivaluta in chiave contemporanea il lavoro del duo Taroni-Cividin, la cui produzione, tra arti performative, video, intermedia art, installazione site specific, costituisce una tra le più cruciali e più sottovalutate esperienze sperimentali della scena europea tra anni Settanta e anni Ottanta.

Il progetto si basa sull’archivio e sulla collezione Taroni-Cividin, il cui recupero ha avuto un ruolo importante e si è tradotto innanzitutto nella digitalizzazione di numerose fotografie e nella preservazione e accesso digitale dell’intero corpus filmico Taroni-Cividin da parte del laboratorio La Camera Ottica dell’ateneo di Udine (a cura di Roberto Taroni, Jennifer Malvezzi, Flora Pitrolo, Simone Venturini, Mary Comin, Alessandro Russo, Gianandrea Sasso, Cosetta Saba).

La proposta editoriale è arricchita da un programma di eventi presso i partner nazionali e internazionali con il duplice scopo di promuovere l’esperienza Taroni-Cividin e di inscriverne la vicenda artistica in una storia culturale più ampia. Ognuno degli eventi (proiezioni, installazioni, simposi, seminari a Parma, Milano, Lione, Anversa, Londra, Amsterdam, New York, Udine) propone infatti spunti di riflessione storica e teorica in relazione al lavoro dei due artisti e alle specificità culturali e geografiche dei partner. Le prime due tappe in programma interesseranno Londra (info e link per la prenotazione) e Lione (info).