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7 Aprile 2021
Cinema e neuropsichiatria: accordato un finanziamento quadriennale
Il Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica si impegna a sovvenzionare il progetto dell’Università di Losanna, che vede nel DIUM uno dei suoi partner
Interdisciplinare e internazionale: così si può descrivere il progetto Cinéma et (neuro)psychiatrie en Suisse : autour de la collection Waldau (1920–1990), che ha di recente ottenuto il sostegno economico del Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica per i prossimi quattro anni. Interdisciplinare perché il campo d'indagine spazia dall'ambito medico a quello più squisitamente storico e cinematografico, promuovendo la collaborazione tra neurologi e studiosi di archeologia dei media, neuropsichiatri e restauratori, storici e archivisti del cinema; internazionale perché vi partecipano partner da tutta Europa, coordinati dall'Université de Lausanne – per l'Italia, il DIUM, grazie al coinvolgimento del prof. Simone Venturini.
Il progetto, coordinato da Mireille Berton, mira al recupero e studio di una delle più importanti collezioni di cinema neuropsichiatrico europeo (la Collezione Waldau), conservata presso la Cinémathèque Suisse.
In particolare, vuole indagare i film di Ernst Grünthal realizzati presso l'Hirnanatomisches Institut della Waldau (1930–1960), ricostruendo una histoire croisée del cinema e della neuropsichiatria in un'ottica di circolazione transnazionale ed evidenziando infine alcune importanti manifestazioni dell'immaginario della follia costruito al confine tra scienza e finzione nella prima metà del Novecento.
Il gruppo italiano, coordinato da Simone Venturini e dal neurologo Lorenzo Lorusso, si occuperà dello studio storico della collezione per comprendere il ruolo all'interno della storia della neurologia e del cinema utile, della sua cultura materiale, e prima ancora seguirà il suo recupero e restauro in collaborazione con la Cinémathèque Suisse, della cui equipe archivistica fa parte una ex alumna UniUd, formatasi proprio presso la Magistrale di Cinema e presso il laboratorio La Camera Ottica.
Per il DIUM si tratta di una partecipazione importante a un progetto di cultural heritage dalla marcata attitudine interdisciplinare, coerente con il background fondativo del Dipartimento e con il nuovo PSA.
Il finanziamento si configura infatti come un contributo rilevante non solo per mero prestigio: i circa 600.000 euro concessi dal Fondo Nazionale Svizzero avranno ricadute importanti e positive anche sul DIUM, e potranno finanziare attività quali l'organizzazione di convegni, la promozione di pubblicazioni e restauri, nonché il perfezionamento delle attività di ricerca, anche grazie all'assunzione di futuri collaboratori.