Viaggiatori del tempo:
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Viaggiatori del tempo:
il Friuli Venezia Giulia compendio del Ventesimo secolo
Responsabili scientifici: Tommaso Piffer
in collaborazione con PromoTurismo FVG, Associazione Friuli Storia, Telefriuli, Università di Lubiana, Museo della Grande Guerra di Ragogna, Associazione Partigiani Osoppo, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione in Friuli, Associazione Landscapes, Movimento per il Turismo del Vinfo FVG, Società Alpina Friulana
Link: come partecipare al progetto
“Viaggiatori del tempo” è il primo progetto in regione per mappare e mettere in rete siti, musei, memoriali, collezioni pubbliche e private attraverso le quali è possibile raccontare tutta la storia europea del Ventesimo secolo.
Unico in Italia e in Europa, il Friuli Venezia Giulia è stato infatti testimone di tutti i grandi confitti del Novecento: zona di operazioni nel corso della Prima guerra mondiale, il territorio fu poi annesso all’Adriatisches Küstenland del Reich tedesco durante la Seconda guerra mondiale. Dal 1943 la regione fu teatro di rilevanti episodi storici quali la creazione delle Zone Libere partigiane, l’eccidio di Porzus e i massacri delle foibe. Qui fu attivo l’unico campo di concentramento e di sterminio nazista in Italia, la risiera di San Sabba. Le conseguenze del confitto si fecero sentire anche nel dopoguerra, con la divisione del territorio di Trieste in due zone e il dramma dell’esodo dei profughi giuliano-dalmati. Fino alla dissoluzione della Jugoslavia comunista il Friuli Venezia Giulia è stata sulla linea del fronte della guerra fredda. Infine, in Friuli Venezia Giulia si sono sovrapposte tutte le grandi fratture che hanno segnato il secolo scorso: la frattura nazionale tra popoli in competizione per lo stesso territorio, la frattura tra fascismo e antifascismo, e la frattura tra comunismo e anticomunismo. Il Friuli Venezia Giulia, ha scritto Ippolito Nievo, è un 'piccolo compendio dell’Universo'. E sicuramente è un compendio del Ventesimo secolo.
