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17 Novembre 2022
Una Humboldt Research Fellowship sul non-conscio nell’opera di Federigo Tozzi
Il progetto sarà portato avanti da Giulia Perosa, assegnista in Letteratura italiana presso l'Università di Udine
La Alexander Von Humboldt-Stiftung ha assegnato a Giulia Perosa, attuale assegnista di ricerca DIUM (supervisore: prof.ssa Silvia Contarini), una prestigiosa fellowship della durata di due anni per lo svolgimento di un progetto dal titolo Federigo Tozzi and the paradigms of the ‘non-conscious’. La ricerca sarà condotta presso la Humboldt-Universität di Berlino e sarà seguita dalla prof.ssa Marie Guthmüller.
Il progetto intende concentrarsi sull’interazione tra la psicologia sperimentale ottocentesca e l’opera di Tozzi, con l’obiettivo di ricostruire i modi in cui la resa delle dinamiche non-consce interferisce sulle strutture retorico-narrative dei testi tozziani e di meglio comprendere i mutamenti dei generi letterari tradizionali (l’autobiografia, il Bildungsroman, la novella). In quest’ottica, il lavoro prevede anzitutto una ricerca archivistico-documentaria, vòlta a una ricostruzione esatta della circolazione dei paradigmi pre-freudiani in area italiana (da Jean-Martin Charcot a Pierre Janet), con particolare riguardo anche alla mediazione offerta dalle riviste, come la «Revue Philosophique». In seguito, seguendo un approccio interdiscorsivo, il progetto si concentrerà sulle modalità di riappropriazione e di riscrittura delle teorie psicologiche da parte di Tozzi, attraverso un’analisi puntuale rivolta agli aspetti tematici, narratologici (fisionomia del narratore, del personaggio, trattamento del tempo), formali (strutture macro-testuali, strategie retoriche, sintassi, punteggiatura) e interpretativi. Tale discorso si inserirà in una più ampia ricerca relativa al dibattito sulla teoria della percezione, che muta notevolmente tra Ottocento e Novecento, sia per le scoperte relative alla psicologia, sia per l’avvento del cinema, cui lo stesso Tozzi si interessa.