Domenica 16 ottobre 2022 alle ore 10:00 verrà ufficialmente inaugurato il Faida Archaeological Park, frutto di un lavoro quadriennale di documentazione, conservazione e protezione portato avanti dall'Università di Udine e dai suoi numerosi partner in collaborazione con la Direzione delle Antichità di Duhok nella regione del Kurdistan iracheno, dove è stato riportato alla luce lo straordinario complesso assiro. Il complesso di Faida, opera del re Sennacherib (704–681 a.C.) o – forse – addirittura già di suo padre Sargon II (721–705 a.C.), è costituito da un canale d'irrigazione lungo oltre 10 km e da una serie di monumentali rilievi rupestri che rappresentano il sovrano costruttore in preghiera di fronte alle sette principali divinità del pantheon assiro (Ashur, Mullissu, Sin, Nabu, Shamash, Adad, Ishtar).

Fin dall'inizio, l'obiettivo del progetto KIFAP – Kurdish-Italian Faida Archaeological Project, diretto dal prof. Daniele Morandi Bonacossi, è stato duplice: da un lato, investigare scientificamente un sito unico in tutto il Vicino Oriente per ottenerne la documentazione più completa, anche grazie al ricorso alle tecnologie più all'avanguardia per fotointerpretazione, telerilevamento, scansione laser, fotogrammetria e utilizzo di droni; dall'altro, proteggere e promuovere il patrimonio recuperato, che si trova in una zona post-bellica. La creazione di un parco archeologico dedicato (il primo nel Kurdistan iracheno e nell'Iraq) si inserisce esattamente in questo contesto e va a sommarsi ad altre iniziative caratterizzate dal medesimo intento, quali la realizzazione del tour virtuale di Faida (gratuitamente visitabile a questo link), la recentissima installazione di una mostra ospitata presso il museo di Casa Cavazzini a Udine e la prossima esibizione Dal centro dell'impero. Nuove scoperte archeologiche dell'Università di Udine nell'antica Assiria, che verrà inaugurata il 16 dicembre 2022.