University of Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

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Valentina Vezzoli

“Come, tell me how you live”

A. Christie Mallowan

Vezzoli-ritratto

Valentina Vezzoli

Archeologia e storia dell’arte musulmana (L-OR/11)


  • Researcher
  • Tel.: 0432 556192
  • Email: valentina.vezzoli@uniud.it
  • Office: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.7
  • Teachings: Cultura del mondo islamico; Arte e cultura visuale islamica

Valentina Vezzoli

Archeologia e storia dell’arte musulmana (L-OR/11)


  • Researcher
  • Tel.: 0432 556192
  • Email: valentina.vezzoli@uniud.it
  • Office: Palazzo Caiselli, secondo piano, stanza 2.7
  • Teachings: Cultura del mondo islamico; Arte e cultura visuale islamica
Vezzoli-ritratto

“Come, tell me how you live”

A. Christie Mallowan

Mi sono laureata in Lingue e civiltà orientali (arabo) all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed ho conseguito il dottorato in Studi Orientali presso la stessa università (2009) con una tesi sullo studio della società rurale e dell'élite militare nella Valle dell'Oronte (Siria) durante il periodo islamico a partire dall’analisi dei manufatti ceramici dai siti archeologici di Apamea e Shayzar.

Le mie ricerche si focalizzano sullo studio e la messa in valore della cultura materiale del mondo islamico, con particolare attenzione agli assemblaggi ceramici provenienti da contesti archeologici e da collezioni museali d’Europa e del Vicino Oriente. L’obiettivo principale di tali indagini è quello di interpretare gli oggetti come indicatori sociali in grado di riflettere il contesto economico, sociale e culturale nel quale sono stati prodotti, utilizzati e diffusi.

Ho portato avanti queste ricerche nel corso di varie esperienze lavorative all’estero e in Italia. Dal 2010 al 2014 sono stata ricercatrice all’Université libre de Bruxelles, dove ho lavorato alla ricostruzione della cultura materiale e dell’occupazione di epoca islamica presso il sito di Apamea, Siria (La céramique islamique d'Apamée de Syrie. Histoire de l'Occupation du Quartier Nord-Est du XIIe au XIVe siècle, 2016). In questi anni, ho anche collaborato con i Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles ad un progetto di valorizzazione e studio della collezione ceramica da Fustat (Egitto), Networking through Fustat shards. Dal 2015 al 2017 ho lavorato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ad un progetto sulle relazioni culturali ed economiche tra Venezia e Sultanato Mamelucco a partire dall’analisi della fonte materiale e, nello specifico, dei ritrovamenti di ceramica siro-egiziana nella laguna (“Food Habits and Tableware in Venice: the Connections with the Mamluk Sultanate”, 2020), che ha potuto contare sulla collaborazione con la Soprintendenza. Tra 2018 e 2021, sono stata ricercatrice all’Institut Français du Proche-Orient di Beirut, dove ho portato avanti il progetto “Entre terre et mer: culture matérielle et paysage humaine à l’époque islamique au Liban" incentrato sulla storia dell'insediamento di epoca medievale in Libano, che ha potuto contare sulla collaborazione con numerosi progetti archeologici presso i siti più significativi della regione (Tripoli, Byblos, Baalbek e Valle della Bekaa, Tiro, Ej-Jaouzé).

Ho collaborato con numerose missioni archeologiche internazionali in Libano, Siria, Turchia, Kurdistan iracheno. Attualmente faccio parte del team dell’Università di Udine, Progetto Archeologico Regionale Terra di Ninive, del prof. Morandi e del progetto Land Behind Mosul dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (Prof.ssa Tonghini), nel Kurdistan iracheno. In Libano, collaboro con il progetto Northern Lebanon Archaeological Project del prof. Iamoni (Università di Udine), a Baalbek con il Deutsche Archäologisches Institut, a Tiro e Ej-Jaouzé con le missioni del Ministère de l’Europe et des Affaires Étrangers. In Turchia, collaboro con la missione italo-turca a Karkemish (prof. Marchetti, Università di Bologna).

Dal 2022 sono ricercatrice presso il DIUM, dove insegno Cultura dell’Oriente Islamico e Arte e cultura visuale islamica.

Progetti

Publications

Food habits and tableware in Venice: the connection with the Mamluk Sultanate

in: Y. Waksman (cur.), Multidisciplinary Approaches to Food and Foodways in the Medieval Eastern Mediterranean, Maison de l’Orient et de la Méditerrannée – Jean Pouilloux, Lione, 2020, 483–491

The Islamic period settlement in Kurdistan/Iraq: results from the Land of Ninive Archaeological Project

in: A. Otto, M. Herles, K. Kaniuth, L. Korn e A. Heidenreich (curr.), Proceedings of the 11th International Congress on Archaeology of Ancient Near East (ICAANE), 3-7 Aprile 2018, Munich, II, Wiesbaden, 2020, 483–494 (con C. Tonghini)

Precious Objects for Eminent Guests: The Use of Chinese Ceramics in Mamluk Cairo: The Fustat Ceramic Collection from the Royal Museums of Art and History (Brussels)

in: F. Bauden e M. Dekkiche (curr.), Mamluk Cairo, a Crossroad for Embassies, Leiden-Boston, 2019, 823–842

La céramique islamique d’Apamée de Syrie. Histoire de l’occupation du Quartier Nord-Est du XIIe au XIVe siècle

Fouilles d’Apamée de Syrie 3, Académie Royale de Belgique, Bruxelles, 2016

Sphero-Conical Vessels from Baalbek: A Diverse and Challenging Collection

JIA 3/2 (2016) 209–232

Céramique de Fustat et Carreaux Architecturaux

in: M. Van Raemdonck (cur.), En Harmonie. Art du Monde Islamique au Musée du Cinquantenaire, Tielt 2015, 197–217

The Area of Bustan Nassif (Baalbek) between the 12th and the early 15th cent.: The Ceramic Evidence

in: M. J. Gonçalves, S. Gomez-Martinez (curr.), Proceedings of the 10th International Congress on Medieval Pottery in the Mediterranean, Mértola 2015, 133–138