L'Ordine teutonico e le vie d'acqua nel Friuli medievale
Novità in libreria
-
- Rivediamoci tra 2000 anni... Il nostro tempo visto dagli archeologi del futuro
- Lo Zibaldone Riccardiano 2161
- Cristiano da Camerino, De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et ipsarum obiurgatione liber
- La comunicazione istituzionale ai tempi della pandemia. Da sfida a opportunità
L'Ordine teutonico e le vie d'acqua nel Friuli medievale
- Autore/i: Massimo Capulli, Elisabetta Scarton
- Editore: Forum
- Luogo: Udine
- Anno di pubblicazione: 2019
- ISBN: 9788832831795
L'Ordine teutonico e le vie d'acqua nel Friuli medievale
- Autore/i: Massimo Capulli, Elisabetta Scarton
- Editore: Forum
- Luogo: Udine
- Anno di pubblicazione: 2019
- ISBN: 9788832831795
Fino all’età moderna le ‘strade d’acqua’, opportunamente integrate con i percorsi terrestri, hanno formato una rete capillare per la circolazione di uomini e merci, ma anche di idee. In questo panorama le terre del Friuli hanno costituito per secoli un ponte tra il Nord Europa e l’Adriatico. Una volta raggiunta Venezia, era facile trovare un imbarco per i principali porti del Mediterraneo ed è probabilmente per questa ragione che, sin dagli inizi del XIII secolo, l’Ordine teutonico stabilì nel Patriarcato di Aquileia una delle sue più antiche e floride commende. Il piccolo borgo di Precenicco, ancorato sulle rive del fiume Stella e a pochi colpi di remo dal mare, era la sede ideale per un ordine monastico-cavalleresco sorto per assistere i pellegrini diretti in Terrasanta. Il faro su questa zona si è riacceso alcuni anni fa, quando da una trincea di scavo sulle rive del fiume Stella è spuntata dall’acqua un’imbarcazione medievale dalle fattezze originali. Unendo i loro diversi saperi, gli autori avviano un dialogo tra fonti storiche e indagini archeologiche che consente di fissare alcune tessere di un mosaico ancora lacunoso ma ricco di sfaccettature: parliamo di ordini monastico-cavallereschi, di crociati, di un imperatore come Federico II, di pellegrini e facoltosi mercanti, di ricerche subacquee e di un relitto raro.
MASSIMO CAPULLI archeologo, si interessa di tecniche di lavoro e documentazione archeologica in ambiente subacqueo, di principi e metodi della costruzione navale antica e della ricostruzione dei paesaggi d’acque. Attualmente è ricercatore presso l’Università di Udine, dove è docente di Metodologie della ricerca archeologica e di Archeologia subacquea e navale, e Research Associate dell’Institute of Nautical Archaeology (Stati Uniti).
ELISABETTA SCARTON è professore associato di Storia medievale presso l’Università di Udine. I suoi interessi di ricerca spaziano dal Patriarcato di Aquileia al Regno aragonese di Napoli, dalla diplomazia quattrocentesca alle istituzioni cittadine. Ha recentemente pubblicato una monografia sui Parlamenti generali a Napoli in età aragonese (Napoli 2018) e vari saggi incentrati sulle terre friulane di Udine e Cividale.