Diario di prigionia 1916–1918
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Diario di prigionia 1916–1918
- Autore/i: Giani Stuparich
- Curatore/i: Silvia Contarini, Bianca Del Buono, Giulia Perosa
- Editore: EUT
- Luogo: Trieste
- Anno di pubblicazione: 2022
- ISBN: 978885511368
Diario di prigionia 1916–1918
- Autore/i: Giani Stuparich
- Curatore/i: Silvia Contarini, Bianca Del Buono, Giulia Perosa
- Editore: EUT
- Luogo: Trieste
- Anno di pubblicazione: 2022
- ISBN: 978885511368
Il volume presenta per la prima volta al pubblico l’edizione commentata del diario di prigionia redatto da Giani Stuparich durante il suo periodo di reclusione nei campi dell’Austria-Ungheria, fra il 1916 e il 1918. Si tratta di un documento di fondamentale importanza per ricostruire il percorso esistenziale e letterario dello scrittore triestino, nel quale la dichiarata «costruzione di sé» nasce dalla rielaborazione delle vicende traumatiche del conflitto e dalla ricerca di una nuova forma espressiva da cui deriveranno i progetti artistici del dopoguerra.
Nel volume sono contenuti anche uno studio e un regesto della produzione letteraria durante la prigionia: abbozzi, poesie, saggi e novelle che testimoniano la sperimentazione di generi e stili avviata nel contesto anomalo del lager. Chiude l’edizione un saggio dedicato all’analisi dell’intensa attività onirica di Stuparich e in particolare alla funzione salvifica dei «sogni di guerra» fedelmente trascritti nelle pagine di diario.
SILVIA CONTARINI insegna Letteratura italiana nell’Università di Udine. Si occupa di letteratura e storia della cultura dal Sette al Novecento, con particolare interesse per i contesti scientifici. Fra le sue pubblicazioni figurano le monografie «Il mistero della macchina sensibile». Teorie delle passioni da Descartes a Alfieri (Pacini 1997); Una retorica degli affetti. Dall’epos al romanzo (Pacini 2006); La coscienza prima di Zeno. Ideologie scientifiche e discorso letterario (Cesati 2018).
BIANCA DEL BUONO è assegnista di ricerca presso l’Università di Udine, con un progetto dedicato alla digitalizzazione dei manoscritti del Barone di Nicastro di Ippolito Nievo. Si è occupata di letteratura italiana del XIX e XX secolo, e la sua tesi di dottorato, in attesa di essere discussa, ha come oggetto la ricezione di Laurence Sterne in Italia fra Sette- e Ottocento.
GIULIA PEROSA è assegnista di ricerca presso l’Università di Udine con un progetto dal titolo “Verso il centenario de La Coscienza di Zeno: per uno studio critico del fondo degli eredi al Museo Sveviano di Trieste”, che prevede lo studio dei carteggi conservati nel fondo degli eredi di Italo Svevo al fine di ricostruire la fortuna e la ricezione critica dell’opera sveviana in Italia e all’estero. Tra i suoi interessi figurano le ricerche d’archivio, la descrizione paesaggistica, e l’interazione tra paradigmi medico-scientifici e discorso letterario.