Università degli Studi di Udine

DIpartimento di Studi UManistici
e del patrimonio culturale

DIUM - Dipartimento di eccellenza 2023-2027 MUR MENU

Cristiano da Camerino, De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et ipsarum obiurgatione liber


De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et ipsarum obiurgatione liber

Cristiano da Camerino, De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et ipsarum obiurgatione liber


  • Curatore/i: Andrea Bocchi
  • Editore: Edizioni del Galluzzo
  • Luogo: Firenze
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • ISBN: 9788884509642

Cristiano da Camerino, De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et ipsarum obiurgatione liber


  • Curatore/i: Andrea Bocchi
  • Editore: Edizioni del Galluzzo
  • Luogo: Firenze
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • ISBN: 9788884509642
De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et ipsarum obiurgatione liber

Una tendenziosa attualizzazione del poema di Lucano, un personaggio sceneggiato sulla Politica aristotelica, uno sguardo originale sul rapporto tra città e campagna, un gustoso prologo agli inferi, un duello tra gemelli nemici, un puzzle di citazioni classiche, il plagio di un collega: tanti sono gli elementi che si intrecciano nelle vicende raccontate nel De partibus. L'unica opera certamente attribuibile al grammatico trecentesco Cristiano da Camerino è un poemetto in esametri latini conservato nella Biblioteca Vaticana che svela i motivi scatenanti e le prospettive del conflitto politico in Europa. Racconta lo stravolgimento della vita politica comunale a causa delle fazioni, che trascendono o spezzano le tradizionali solidarietà familiari o di ceto e le sostituiscono con l'ideologia totalizzante dei partiti: contrapposizioni nominalistiche e dunque vane, ma capaci di politicizzare le masse e di risolvere lo scontro politico in una violenza generalizzata, irragionevole, seducente. Il cinematografico racconto rovescia risolutamente, con raffinata strumentazione umanistica, tutti i luoghi comuni dell'umanesimo cristiano e civile: contro Petrarca, la saggezza e la poesia sono argini velleitari e patetici di fronte alla violenza; il tema dell'ubi sunt intenerisce Satana, nostalgico del paganesimo morente, quando i riti erano semplici e sinceri; la guerra civile svela, auspice Lucano, le oscene implicazioni della nobiltà di sangue e della virtù guerriera; e il demonio parla con le parole di Cesare, destinato a stravincere.
Lo sguardo raffinato di Cristiano, originalissimo nel suo secolo e nei successivi, non sembra aver giovato al poemetto: nessuno pare averlo letto tra Coluccio Salutati, che lo cita nel 1405, e Augusto Campana, che ne progettava l'edizione nel 1955; esce ora con il corredo di una ampia introduzione, della traduzione a fronte e di un commento puntuale.

ANDREA BOCCHI è ricercatore di Storia della Lingua italiana all'Università di Udine. Di Cristiano ha pubblicato un'ampia opera grammaticale, il Glossario (Padova, 2015) e ne ha tratto spunto per L'eterno demagogo (Torino, 2011) e Curia infera (a venire).