Università degli Studi di Udine

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Teatro e carteggi nel Sei-Settecento: da Aurelio Amalteo a Metastasio e oltre


Teatro e carteggi nel Sei-Settecento

Teatro e carteggi nel Sei-Settecento: da Aurelio Amalteo a Metastasio e oltre


  • Curatore/i: Simona Brunetti, Renzo Rabboni
  • Editore: QuiEdit
  • Luogo: Verona
  • Anno di pubblicazione: 2021
  • ISBN: 9788864646190

Teatro e carteggi nel Sei-Settecento: da Aurelio Amalteo a Metastasio e oltre


  • Curatore/i: Simona Brunetti, Renzo Rabboni
  • Editore: QuiEdit
  • Luogo: Verona
  • Anno di pubblicazione: 2021
  • ISBN: 9788864646190
Teatro e carteggi nel Sei-Settecento

A cavaliere dei secc. XVII e XVIII la vita artistica e letteraria, centrata tradizionalmente sul medium teatrale, si arricchisce delle nuove forme della comunicazione epistolare, divenute in breve lo strumento privilegiato della cultura e della sociabilità. L’incontro fra i due ambiti, teatrale ed epistolare, trova una sintesi ‘esemplare’ in Metastasio, che da riferimento obbligato della scena fin oltre la metà del secolo XVIII diviene in aggiunta un modello di scrittura epistolare, per la qualità dello stile e l’ampiezza degli interessi documentati, dalle arti letterarie, musicali e figurative all’attualità politica, militare e diplomatica. Su questo incrocio di forme e di interessi si concentrano i saggi qui raccolti, che guardano alla vita teatrale tra Sei e Settecento dalla specola privilegiata dello scambio di lettere e con un’attenzione, anch’essa speciale, alla scena. A cominciare da quella viennese, e dal consolidarsi alla corte imperiale del prestigio degli autori e dei musicisti italiani, che ‘prepara’ l’affermazione di Metastasio, e dal progetto «M.E.T.A.» («Metastasio’s Epistolary Texts Archive») promosso dall’Università di Genova, finalizzato a una nuova edizione dell’epistolario metastasiano. Per continuare con le forme di mecenatismo e impresariato proprie dei Bentivoglio d’Aragona di Ferrara, una delle capitali tradizionali del teatro italiano; e ancora: l’attività pubblicistica e teatrale nella Venezia dei fratelli Gozzi; la riflessione teorica sul rapporto musica e parola nel secondo Settecento, tra Cesarotti e Casti; la fortuna dei tentativi tragici del veronese Alessandro Carli, nel passaggio dal pubblico selezionato dei ridotti cittadini a quello a pagamento e alle compagnie professionali dei grandi teatri veneziani; le proposte di riforma di Francesco Albergati Capacelli, in direzione di un teatro di solidi valori sociali affidato a una recitazione ispirata a naturalezza e misura.

SIMONA BRUNETTI è professore Associato di Discipline dello spettacolo presso l’Università di Verona e presidente del Comitato scientifico dalla Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Si occupa di scrittura drammaturgica e regia teatrale italiana, di prassi d’attore tra XVI e XX secolo, di attività spettacolare rinascimentale e barocca. Nel 2018 insieme a Marco Prandoni ha realizzato l’edizione critica della tragedia Gysbreght van Aemstel (1637) di Joost van den Vondel.

RENZO RABBONI è professore Ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Udine. Si occupa di letteratura in volgare dei primi secoli, di letteratura religiosa, di teatro e traduzioni del Settecento, di questioni di letteratura comparata (nel 2018 ha curato la prima edizione italiana degli Studi danteschi di A.N. Veselovskij). È socio della Commissione per i testi di lingua di Bologna e condirettore della “Rivista di letteratura religiosa italiana”. Nel 2020 ha pubblicato un volume di studi sugli interessi e l’attività letteraria del cardinale Cornelio Bentivoglio d’Aragona.